Buongiorno  sig. patrizia,volevo un informazione sul fatto che ho 56 anni appena fatti…ho quasi 40 anni di contributi(tra qualche mese)..ma ho l’invalidità del 100% da aprile 2018..volevo sapere se posso andare in pensione oppure devo aspettare i canonici 43 anni e 6 mesi…(sul verbale c’e scritto..INVALIDO con TOTALE e permanente inabilita’ lavorativa:100% art.2 e 12 L 118/71)..data decorrenza 4/4/2018…..aspetto una sua risposta grazie

All’invalido con totale e permanente inabilità lavorativa non è preclusa la possibilità di lavorare. Le illustro le possibilità che ha, in ogni caso, per accedere a pensione o a sussidi di tipo economico.

Maggiorazione contributiva invalidi

Innanzitutto con un’invalidità con percentuale superiore al 74% le spetta una maggiorazione contributiva pari a 2 mesi di contributi figurativi l’anno per ogni anno effettivamente lavorato con invalidità: ad aprile 2019, quindi, matura i suoi primi 2 mesi di maggiorazione contributiva (che le verrà riconosciuta solo a presentazione di apposita domanda al momento del pensionamento).

Assegno ordinario di invalidità

Una della alternative che potrebbe prendere in esame è la richiesta dell’assegno ordinario di invalidità che è una prestazione economica, erogata a domanda, in favore di coloro la cui capacità lavorativa è ridotta a meno di un terzo a causa di infermità fisica o mentale. L’assegno ha validità triennale, ma può essere rinnovato su richiesta dell’interessato.

INPS concede l’assegno ordinario di invalidità ai lavoratori:

  • dipendenti;
  • autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri);
  • iscritti alla gestione separata.

Può richiedere l’assegno chi, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, abbia la capacità lavorativa ridotta a meno di un terzo e che abbia maturato almeno 260 contributi settimanali (cinque anni di contribuzione e assicurazione) di cui 156 (tre anni di contribuzione e assicurazione) nel quinquennio precedente la data di presentazione della domanda.

Non è richiesta la cessazione dell’attività lavorativa.

Da tenere presente: i percettori di assegno ordinario di invalidità non possono accedere alla pensione anticipata poichè l’assegno ordinario di invalidità si trasforma soltanto in pensione di vecchiaia.

Quota 41

Avendo 56 anni e 40 anni di contributi intuisco che ha iniziato a lavorare molto giovane. Se ha almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età rientra tra i lavoratori precoci e come disabile potrebbe accedere alla quota 41 accedendo alla pensione con 41 anni di contributi. Utilizzando per il raggiungimento del requisito contributivo anche la maggiorazione contributiva riconosciuta agli invalidi le mancherebbero meno di 10 mesi per poter accedere a questo tipo di pensionamento.

Pensione di vecchiaia anticipata e pensione anticipata

Esistono anche queste altre due forme di pensionamento ma non gliele propongo perchè aumenterebbero, inutilmente, i tempi di attesa per un pensionamento poichè per la pensione di vecchiaia anticipata per gli invalidi per gli uomini sono richiesti almeno 61 anni di età, per la pensione anticipata con requisiti Fornero dovrebbe attendere di maturare 42 anni e 10 mesi di contributi.