Ho maturato 35 anni di contributi il 31ottobre 2018 e vorrei andare in pensione il 31 dicembre 2019 con 60 anni di età con opzione donna. Se cambia il governo che rischi ci sono? Grazie.

Anche se la crisi di governo potrebbe mettere a rischio molte misure promulgate nei mesi scorsi, sicuramente l’opzione donna non rientra tra queste. Una nuova legge di Bilancio può stanziare meno finanziamenti per una misura, ma soltanto a partire dal 2020, o può introdurre nuove regolamentazioni per misure già esistenti.

Ma l’opzione donna, essendo una misura introdotta come proroga al regime sperimentale e valida solo per coloro che hanno raggiunto i requisiti di accesso entro il 31 dicembre 2018, non può essere in alcun modo modificata. Tutte coloro, infatti, che hanno raggiunto il diritto alla pensione con opzione donna al 2018, hanno già cristallizzato il proprio diritto alla pensione alla data di raggiungimento dei requisiti e l’accesso alla pensione in modo ritardato (appunto a dicembre 2019) dipende o dalla finestra di 12 mesi di attesa o dalla volontà della lavoratrice di accedere alla pensione in un secondo momento. Ma nessuno può abolire un diritto acquisito, tanto meno un nuovo governo.

Per chi accede, quindi, alla pensione con il regime sperimentale opzione donna i rischi derivanti dall’insediamento di un nuovo governo sono pari a zero. Da considerare, inoltre, che il regime sperimentale non ha pesi evidenti sulle casse dello Stato poiché il costo della misura grava sulle spalle di chi vi accede grazie al ricalcolo interamente contributivo dell’assegno pensionistico.

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