Buongiorno Patrizia,
sono nata il 13-10-1961 e sono un’infermiera professionale, ho lavorato da giovane dal 1981 al 1990 presso l’ospedale di Chiari (BS) i miei contributi sono andati sul fondo INPDAP, poi ho svolto servizio di volontariato dal 1997-2012 America Latina presso la Diocesi di Huari (Perù) per 15 anni (non ho versato contributi anche se l’INPS mi ha dato la
facoltà di poterlo fare o in un’unica soluzione oppure dilazionati).
Da 6 anni sono tormata in Italia, ho lavorato a partita IVA come
infermiera professinale presso un ente religioso ( a novembre 2017 ho
chiuso la partita IVA).
Da 3 anni ho accolto in casa mio papà di 84 anni invalido
civile al 100% (su sedia a rotelle).
Mi chiedevo se avendo io 57 anni, posso fare domanda di pensione
anticipata per assistenza a mio padre invalido.
Che documenti debbo presentare e dove inviarli ?
Mi può suggerire.

Le uniche due tipologie di pensioni che in qualche modo avvantaggiavano i caregiver, coloro che assistono familiari con handicap grave in base alla legge 104 articolo 3 comma 3, sono nel 2018 l’Ape sociale e la quota 41.

Lei non mi specifica la quantità dei contributi che ha versato ma da quello che mi ha scritto non sono moltissimi. L’Ape social, a cui però non si può più accedere poiché è in scadenza il prossimo 31 dicembre 2018, richiedeva 63 anni di età e 30 anni di contributi. L’altra pensione che ancora permette un pensionamento anticipato ai caregiver è la quota 100 dei lavoratori precoci per la quale occorrono: 41 anni di contributi versati, 12 mesi di contributi effettivi da lavoro versati prima del compimento dei 19 anni di età e la cura di un familiare con handicap grave in base alla legge 104 articolo 3 comma 3.

Alla luce di ciò non credo possa accedere neanche alla seconda possibilità di pensionamento per mancanza dei requisiti contributivi, per il fatto che avendo iniziato a lavorare a 20 anni non possiede i requisiti per essere definita una lavoratrice precoce.

L’unica alternativa che potrebbe restarle, se suo padre è possessore della legge 104 articolo 3 comma 3, è quella di poter fruire del congedo straordinario retribuito biennale in base alla legge 151 che le permetterebbe di assentarsi per 2 anni dal lavoro continuando a maturare contributi figurativi.

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