Buongiorno signora Patrizia, chiedo una informazione: al 31 dicembre 2018 ho 
42 anni e 6 mesi di contributi, la mia eta’ e’ di 57 anni e sono nato il 6/1961. 
Ho iniziato a lavorare a giugno 1976. Percepisco già una pensione di 
invalidità civile per malattia di Parkinson all’80%. Quando vado in pensione? 

 

Se sta continuando a lavorare, certamente percepisce un assegno ordinario di invalidità. Se quest’ultimo è stato rinnovato per 3 volte ed è definitivo, purtroppo, per il pensionamento, dovrà attendere di compiere i 67 anni necessari per accedere alla pensione di vecchiaia.

L’assegno ordinario di invalidità, infatti, consente l’accesso alla pensione di vecchiaia ma non alla pensione anticipata.

Avendo, però, lei un’età molto giovane e contributi molto elevati ha possibilità di accedere sia alla pensione anticipata sia alla quota 41, visto che rientra nella categoria dei lavoratori precoci.

Per accedere alla quota 41 bastano, infatti, 41 anni di contributi, almeno 12 mesi di contributi versati prima di compiere i 19 anni di età e l’appartenenza ad una delle categorie tutelate e lei ci rientra avendo un’invalidità superiore al 74%.

Per la pensione anticipata, invece, occorrono 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne ma l’accesso le è negato se percepisce l’assegno ordinario di invalidità.

Il mio consiglio, quindi, è che se il suo AOI non è definitivo, facendosi assistere da un Caf o un patronato, prima del prossimo rinnovo, verifichi la sussistenza dei requisiti per accedere alla pensione e, in caso ci siano, non presenti il rinnovo per l’assegno di invalidità (che in ogni caso decadrebbe alla percezione della pensione di vecchiaia) ma presenti domanda di pensione anticipata.