Proprio in vista dei benefici previdenziali previsti a partire dal prossimo 1 maggio 2017, è bene fare una distinzione tra lavoro gravoso e lavoro usurante, in virtù del fatto che per le due categorie sono previste, appunto, agevolazioni diverse.

Partendo, quindi, dal presupposto che il lavoro usurante non è la stessa cosa di lavoro gravoso, cerchiamo di capire quali sono le differenze anche in virtù del fatto che i lavoratori usuranti godono di benefici maggiori.

I lavoratori addetti a mansioni usuranti avranno, infatti, la possibilità di andare in pensione prima mentre per gli addetti alle mansioni gravose è prevista la possibilità di un pensionamento anticipato solo attraverso l’Ape sociale.

Lavoro usurante

I lavoratori che possono beneficiare del pensionamento con le quote senza attendere 12 o 18 mesi dal perfezionamento dei requisiti, che hanno svolto lavori usuranti per almeno 7 degli ultimi 10 anni della vita lavorativa o, in alternativa metà della vita lavorativa, e sono i :

  • lavoratori addetti alla linea di catena;
  • lavori svolti in galleria, cava o miniera;
  • i lavori ad alte temperature;
  • i lavori in cassoni ad aria compressa;
  • le attività per l’ asportazione dell’ amianto;
  • le attività di lavorazione del vetro cavo;
  • i lavori nella catena di montaggio;
  • lavori svolti dai palombari;
  • lavori espletati in spazi ristretti;
  • lavoratori notturni con almeno 64 notti lavorate l’anno;
  •  i conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a 9 posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo.

Lavori gravosi

I lavoratori addetti a mansioni gravose potranno andare in pensione anticipata, con 63 anni di età e 36 anni di contribuzione versata, grazie all’Ape Sociale. Le mansioni gravose sono quelle per cui è richiesto “un impegno tale da rendere particolarmente difficoltoso e rischioso il loro svolgimento in modo continuativo”
Tra le professioni gravose troviamo:

  • gli Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici;
  •  i conduttori di gru, di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni;
  • conciatori di pelli e pellicce;
  •  conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante;
  • conduttori di mezzi pesanti e camion;
  •  professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni;
  •  gli addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza;
  •  gli insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido;
  •  il personale non qualificato addetto a servizi di pulizia;
  •  i facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati;
  •  gli operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori rifiuti.