Buongiorno. Ho letto che ci saranno le finestre pure in questo modo di andare in pensione. Ho capito che l’assegno mi verrà corrisposto dopo 3 mesi. La mia domanda è: quei 3 mesi lì io li perdo economicamente o mi verranno pagati gli arretrati al momento dell’emissione dell’assegno pensionistico?? Grazie.

Nella bozza di decreto, per quel che riguarda la pensione anticipata (ma anche per la quota 41), è previsto il blocco dell’aumento dell’età pensionabile di 5 mesi che è scattato dal 1 gennaio 2019 bloccando, di fatto, i requisiti contributivi di accesso a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne.

Il decreto, inoltre, annuncia che per la decorrenza della pensione bisognerà attendere 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti: questo significa che la pensione sarà erogata solo dopo 3 mesi che i requisiti contributivi necessari all’accesso saranno raggiunti e come tutte le finestre d’accesso alle pensioni non permetterà l’erogazione degli arretrati.

Per intenderci, come lei chiede, i 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti al pagamento della pensione, l’assegno pensionistico non sarà corrisposto.

Questo non vuol dire, però, che si debba restare senza reddito. La legge, infatti, non vieta, una volta raggiunti i requisiti e presentata domanda di pensione, di continuare a lavorare fino alla decorrenza del trattamento. In quei 3 mesi, quindi, si può continuare a lavorare e ad accumulare, anche contributi utili al calcolo della pensione.

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