Rispondiamo ad un quesito di una nostra lettrice che ci chiede quali sono le possibilità di anticipare la pensione grazie alla legge 104.

Buongiorno, sono la moglie di un operaio edile di 52 anni anagrafici e 33 anni di contributi versati. 

Purtroppo io sono invalida al 100%, inabile al lavoro al 100%, Disabilità Neurologica e Mentale, e legge 104 art 3 comma 3. Purtroppo il neurologo mi ha certificato che necessito di assistenza continuativa e per questo mi aveva richiesto l’accompagnamento che mi è stato negato e volevo chiederle a quanti anni di contributi versati può andare in pensione mio marito usufruendo della legge 104.

Anticipo pensione legge 104

La legge 104, che garantisce l’integrazione sociale e lavorativa delle persone con handicap grave, fornisce delle agevolazioni lavorative e fiscali per il disabile che ne è titolare ma anche per il familiare che si prende cura di una persona con handicap grave in base alla legge 104, articolo 3 comma 3.

La legge 104, in se, non permette anticipi pensionistici o altre agevolazioni sulla modalità di pensionamento ma esistono due misure di pensione anticipata per i caregivers: l’Ape sociale e la quota 41.

Purtroppo, entrambe le misure richiedono requisiti abbastanza stringenti e mentre per l’Ape sociale sono necessari almeno 63 anni di età (e la misura è in scadenza il prossimo 31 dicembre 2019), per accedere alla quota 41 è necessario, oltre al possesso di 41 anni di contributi, appartenere alla categoria dei lavoratori precoci con almeno 12 mesi di contributi versati prima del compimento dei 19 anni di età. Suo marito, purtroppo, non rientra in nessuna delle due misure, che al momento sono le uniche a sostegno di coloro che si occupano di familiari con disabilità.

Quali possibilità di uscita anticipata?

L’unica possibilità, quindi, di uscita anticipata per suo marito è con l’anticipata con requisiti Fornero che richiede, per gli uomini, 42 anni e 10 mesi di contributi versati e per la quale a suo marito mancano all’incirca 10 anni.

Nel frattempo cosa potrebbe fare? Per chi assiste un familiare con disabilità vi è la possibilità, oltre che di fruire dei 3 giorni di permesso mensile della legge 104, di richiedere il congedo straordinario retribuito per due anni duranti i quali continuerà a maturare contribuzione figurativa, manterrà il suo lavoro e la mansione che ricopre attualmente, e riceverà un’indennità mensile pari all’ultima retribuzione prima del congedo. Per maggiori informazioni sul congedo può leggere anche: Congedo straordinario retribuito legge 104: iter burocratico e requisiti per domanda.

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