Pensione anticipata Ape Volontario o RITA a confronto, il quesito di un nostro lettore:

Buongiorno, le scrivo per  un’eventuale risposta ad una speranza alla pensione. Sono un ex dipendente PT, dimissionario nel febbraio del 2013 con risoluzione consensuale e 35 anni ed 8 mesi di contributi, purtroppo sono stato escluso da tutte le salvaguardie ed anche dall’ape sociale avendo soltanto (purtroppo o per fortuna ) il 68% di invalidità  civile. Ormai sono quasi 5 anni che sopravvivo senza né stipendio né altro, volevo sapere se posso rientrare nell’ape volontaria e cosa significa la pensione Rita? Ho tutti i requisiti da quello che leggo ma non riesco a capire se ci sono altri paletti (nascosti) nell’ape volontaria e in questa Rita?? Grazie.

Lei può accedere ad entrambe le forme pensionistiche, le illustro una breve panoramica dei requisiti APE Volontario e Rendita Integrativa  Temporanea Anticipata – Rita.

Requisiti APE Volontario

Per accedere al prestito è necessario, al momento della richiesta:

  • avere un’età anagrafica di 63 anni di età ed essere in possesso di almeno 20 anni di contributi;
  • maturare il diritto alla pensione di vecchiaia entro tre anni e sette mesi;
  • avere un importo della futura pensione mensile, pari o superiore a 1,4 volte il trattamento minimo dell’AGO;
  • non percepire assegno di invalidità o pensione diretta.

Per maggiori informazioni consigliamo di leggere: Pensione anticipata Ape Volontaria, si parte arrivano i tassi e il simulatore di calcolo, le novità INPS 2018

Requisiti Rita – Rendita Integrativa Temporanea Anticipata

Nei  requisiti per accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata è vincolante appartenere a forme pensionistiche complementari almeno da 5 anni. Analizziamo nel dettaglio i requisiti specifici:

  • il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa;
  • richiesta un’età anagrafica con un anticipo di cinque anni dalla pensione di vecchiaia
  • requisito di minimo 20 anni di contributi di cui almeno 5 versati in fondo pensione

Per i lavoratori disoccupati da lunga durata

  • il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa;
  • richiesta un’età anagrafica con un anticipo di cinque anni dalla pensione di vecchiaia
  • requisito di minimo 20 anni di contributi di cui almeno 5 versati in fondo pensione
  • disoccupato da almeno 24 mesi

Le differenze

Le differenze tra le varie forme pensionistiche in vigore sono:

  • APE volontario, che consiste in un prestito bancario da restituire con un prelievo ventennale sulla pensione;
  • Ape sociale, una indennità di natura assistenziale erogata dallo Stato destinata però solo ad alcune categorie di lavoratori in condizione di difficoltà;
  • RITA – Rendita Integrativa temporanea anticipata, si basa sul capitale accumulato dal lavoratore nei fondi di previdenza complementare durante la sua vita lavorativa.

Questo capitale in pratica, composto dal TFR, dal contributo datoriale e dal contributo aggiuntivo del lavoratore, può essere riscosso in anticipo, sia in modo totale che parziale, sotto forma di rendita mensile in attesa che il lavoratore maturi il diritto alla pensione obbligatoria.

Si tratta di una forma pensionistica in anticipo che va valutata con attenzione in quanto va ad eliminarsi la pensione di scorta, accumulata nel tempo. Sostanzialmente se si riscuote in anticipo il capitale accumulato nel fondo integrativo si riduce proporzionalmente la rendita sulla quale il lavoratore può contare al momento del raggiungimento della pensione pubblica.

Un vincolo per l’Ape volontaria è rappresentato da chi ha debiti, per maggiori informazioni su quest’argomento, consultare l’articolo: Pensione anticipata Ape Volontaria, accesso negato per chi ha debiti

Conclusioni

Se lei ha il requisito dell’età e ha i cinque anni maturati in forme pensionistiche complementari, può accedere ad entrambe le forme pensionistiche, le consiglio di rivolgersi ad un patronato e con loro valutare la più conveniente. Le ricordo che la Rita non è ancora operativa, si attendono le disposizioni INPS.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]

“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”