I lavoratori che vorranno accedere alla pensione anticipata con l’Ape Sociale potranno utilizzare anche i contributi figurativi derivanti dall’indennità di disoccupazione.

La circolare dell’Inps numero 100 del 2017 ha chiarito il dubbio sulla “contribuzione a qualsiasi titolo versata durante l’attività lavorativa”.

I lavoratori, secondo l’interpretazione dell’Inps, potranno utilizzare la contribuzione versata o accreditata a qualsiasi titolo presso l’assicurazione obbligatoria dei lavoratori dipendenti, le gestioni speciali sostitutive ed esclusive e la gestione separata dell’Inps per il raggiungimento dei requisiti minimi richiesti per accedere all’Ape sociale.

Per raggiungere i 30 (o 36 anni) di contribuzione necessaria ai requisiti richiesti oltre alla contribuzione effettiva versata potranno essere utilizzati i contributi di natura volontaria e quelli di natura figurativa. La precisazione dell’Inps risulta essere determinante per tutti quanti temevano di non poter utilizzare i contributi figurativi derivanti dall’indennità di disoccupazione Naspi.

La precisazione dell’Inps, inoltre, fa presente che potranno essere utilizzati anche i contributi sparsi a patto che non coincidano temporalmente in diverse gestioni previdenziali obbligatorie gestite dall’Istituto.

In caso di contributi versati in diverse gestioni ai fini della determinazione dell’indennità spettante con l’Ape sociale, il computo della rata mensile sarà effettuato pro quota per ciascuna gestione in rapporto ai periodi di effettiva contribuzione versata in ognuna sulle rispettive retribuzioni di riferimento. Il calcolo, quindi, sarà effettuato considerando le pensioni maturate in ogni gestione al momento della richiesta dell’Ape.

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