Pensione anticipata APE Sociale, in quest’articolo vi racconterò la storia di un lettore che mi ha contattato e tenuto sempre aggiornata sulla situazione, una situazione paradossale che ancora oggi non ha fine, ma che intendo raccontarvi perché possa essere utile a tanti che si trovano nella stessa situazione, e cosa bisogna fare, ma soprattutto non arrendersi, il nostro lettore sta ancora lottando per far valere i suoi diritti e pian piano sta arrivando all’origine del problema, se così si può chiamare.

Pensione anticipata APE Sociale rifiutata

Gentile Sig.a Tortora, ho visto il Suo indirizzo mail ed ho pensato di scriverLe.

Le racconto brevemente il percorso di mio marito per richiedere la pensione anticipata come lavoratore precoce con lavoro gravoso, conducente di TIR.

Presenta la domanda tramite il Patronato, essendo in possesso di tutti i requisiti richiesti dal Governo. Purtroppo la domanda è stata respinta dall’INPS di …, ad oggi non è riuscito a sapere il perchè. Allo sportello dell’INPS gli hanno detto che manca la qualifica e di rivolgersi al Patronato presso il quale è stata presentata la domanda. Il Patronato non ha saputo dirgli la motivazione del diniego da parte dell’INPS, ha solo saputo che tutte le domande respinte sarebbero state riesaminate. Di aspettare…..

La cosa strana è che ad un collega di mio marito, dipendente della stessa ditta, la domanda è stata accettata senza problemi. Hanno gli stessi requisiti, l’unica differenza è l’età: mio marito ha 4 anni in più del suo collega e che le domande sono state presentate in sedi diverse dell’INPS. Cosa deve fare? Grazie, cordiali saluti. 

Risposta

Buonasera, mi scuso per il ritardo, ma purtroppo sono stata sommersa da tanti quesiti. Un quesito simile al suo mi è stato posto da un altro lettore, le allego l’articolo: Pensione lavoro gravoso “Autista di mezzi pesanti”, la qualifica errata, domanda rifiutata
Come potrà leggere nell’articolo, la qualifica lavorativa fa parte dei requisiti richiesti.


Lei nell’immediato per capire se il problema è la qualifica, può controllare il contratto se è in suo possesso o il cedolino paga. Se non è indicato o non è chiaro, si rivolga al patronato e faccia controllare la qualifica di suo marito in base alla posizione contributiva, loro attraverso i servizi telematici possono accedere alla banca dati INPS. Spero di esserle stata utile, mi tenga aggiornata se le fa piacere. Cordiali saluti.

Dopo un giorno il lettore mi scrive che:

Gentile Signora, la ringrazio infinitamente per avermi risposto. La qualifica di mio marito è “conduttore di mezzi pesanti e camion” questa compare sul modulo AP116 richiesto dall’INPS da allegare alla domanda di verifica requisiti per accesso alla pensione anticipata, ma compare anche sul contratto di lavoro, lavoro che mio marito svolge da oltre 25 anni. Ora, tramite il patronato, l’INPS ha richiesto la fotocopia della patente e della carta del conducente di mio marito. Speriamo bene! Le farò sapere. Cordiali saluti.

Domanda in elaborazione

Ora la domanda di mio marito è in elaborazione. Le farò sapere appena avremo l’esito. Grazie della Sua attenzione mi fa sentire meno sola. A presto, buona giornata.

I problemi non tardano ad arrivare e mi giunge una nuova mail.

Domanda pensione anticipata APE Sociale respinta di nuovo

Gentile Signora Angelina, la disturbo nuovamente per la domanda di pensione di mio marito. L’INPS di … continua a respingere la sua domanda pur avendo i requisiti, dicendo che l’INAIL ed il Ministero dei trasporti o del lavoro (non ho capito bene) non confermano che mio marito svolge un lavoro gravoso. La cosa assurda che un collega di mio marito, dipendente anche lui della ditta di trasporti ….., ha presentato domanda all’INPS di …..  ed è già in pensione dal 1° gennaio 2018, abbiamo la lettera è tutto provato. Cosa dobbiamo fare secondo Lei? E’ una ingiustizia, mio marito ed il suo collega sono nella stessa situazione, l’unica differenza è l’età anagrafica, mio marito è più vecchio di 4 anni. Spero di ricevere un Suo riscontro. Grazie cordiali saluti.

Risposta

Io chiedo alla lettrice di inviarmi la lettera di rigetto dell’INPS, mi arriva per email e riscontro quanto segue:

Ho letto la lettera che mi ha inviato e in effetti la comunicazione dell’Inps che non accetta l’Ape Sociale non dice assolutamente niente.

Allora mi rifaccio a quello che lei mi ha detto.

Faccio un analisi approsimativa di quello che potrebbe essere accaduto e poi da questa traiamo le conclusioni, lasciando un attimo da parte l’amico di suo marito che è riuscito ad ottenere l’APE Sociale.

Analizziamo nel dettaglio la qualifica del lavoro gravoso conduttori di mezzi pesanti e camion, il codice ISTAT di questa categoria è: 7.4.2.3.0 – Conduttori di mezzi pesanti e camion.

Istruttoria pratiche

Per l’istruttoria delle domande è stato predisposto, congiuntamente dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, INPS, INAIL,  ANPAL ed INAL, un apposito protocollo in cui sono state individuate: le modalità con cui effettuare lo scambio di dati con gli altri enti, le modalità attraverso cui effettuare un riscontro delle dichiarazioni rese dal richiedente e dal datore di lavoro, i casi in cui l’INPS può avvalersi dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

Considerazioni

Lei mi scrive: “Le motivazioni che la direttrice dell’INPS ci ha descritto a voce sono: il Ministero del lavoro o dei trasporti (non ricordo quale dei due) e l’INAIL ai quali si chiede se veramente mio marito svolge il lavoro gravoso non rispondono per questo le domande vengono respinte. Sono quasi trent’anni che mio marito è guida TIR. Se questi Enti non rispondono secondo me sono omissioni d’atti d’ufficio o sbaglio?”

A mio avviso c’è qualche problema nell’assunzione di suo marito, già le dissi la prima volta che mi ha scritto di far controllare qualifica e contratto, perchè lei purtroppo non è la prima che si è vista respingere la domanda di pensione APE Sociale, e dietro un indagine accurata, si è capito che molti casi sono dovuti alla superficialità di aziende e consulenti.

L’INPS oltre a chiedere all’utente, di attestare tramite il modello AP116 la qualifica di lavoro gravoso, fa una verifica incrociata tra gli enti INPS, INAIL e Ministero del Lavoro.

Al Ministero del Lavoro viene registrata l’assunzione con la categoria, adesso si fa il modulo UNILAV, all’epoca dell’assunzione di suo marito si invia una domanda specifica di assunzione con qualifica e mansioni.
All’INPS viene creata la qualifica del lavoratore con il codice istat di appartenenza
All’INAIL l’azienda crea la posizione assicurativa sui dipendenti.

Qualcosa nel passaggio di questi enti non è andato a buon fine e non c’è riscontro con quello riportato nella certificazione AP116.

Cosa fare

La prima cosa che mi viene da dirle, si rechi ad un patronato, ma  penso che anche loro stanno nel caos.

Le dico cosa farei io, il patronato le deve fornire la prima comunicazione arrivata dall’INPS, anche se a lei non è mai pervenuta, loro ne ricevono copia per conoscenza, se non c’è l’hanno si recano all’INPS e se la fanno rilasciare.

Se è possibile chiedere al datore di lavoro le varie posizioni di suo marito, assunzione con comunicazione Ministero del lavoro, INPS, INAIL.

Mi rendo conto che non è semplice, ma da questa documentazione si potrà capire che cos’è che non va.

Se il datore di lavoro si rifiuta, allora bisogna recarsi presso i vari enti e sempre con la copia del  modello AP 116, capire quali di questi ha informazioni errate. Lei deve chiedere la posizione di assunzione di suo marito qualifica e mansione.

Se se la sente, vada prima al Centro per l’impiego di appartenenza, (sono i dati che ha il Ministero del lavoro), faccia fare uno storico, chieda specificamente qualifica e mansioni di assunzioni di suo marito, il certificato lo rilasciano immediatamente, io non so se sul certificato storico esca la qualifica e mansione, lei chieda a loro quello che le serve nello specifico.

Già con questi dati si può capire qualcosa, poi bisogna andare all”INPS, faccia presente il rifiuto alla domanda di APE Sociale, ma chieda la posizione esatta di suo marito codice qualifica, descrizione qualifica, mansione lavorativa, e sia insistente, gliela devono comunicare, è un suo diritto.

Per ultimo rimane l’INAIL e anche lì faccia lo stesso.

Dopo aver avuto le tre posizioni, e avendo la copia AP 116 firmata dal datore di lavoro. Potremo capire che cosa non va e come risolvere il problema se c’è da risolvere. Si faccia sempre fare certificati o stampe, non si accontenti di cose dette a voce.

Lo so sembra molto complicato ma non lo è. Bisogna che si armi di pazienza e si rechi con suo marito ai vari enti.

Mi tenga aggiornata. La saluto e le chiedo ancora scusa per il ritardo nella risposta.

L’INPS continua a dare informazioni evasive

Il lettore a sua volta risponde:

Gentile Dott.ssa Angelina, scusi l’insistenza ma ero preoccupata, pensavo Le fosse capitato qualcosa, mi ha abituata troppo bene a rispondermi subito. Grazie per tutte le informazioni utili che mi ha inviato.

La informo che nel frattempo siamo stati nuovamente dalla Direttrice dell’INPS …. la quale ha confermato che mio marito ha tutti i requisiti per avere la pensione lavoratori precoci, in quanto con la domanda è stata presentata tutta la documentazione richiesta: AP116 dove compaiono: tutti i dati dell’azienda, i dati di mio marito, la matricola INPS, la posizione INAIL, la data di assunzione e che è tuttora in servizio. La certificazione AP116 è stata firmata dall’Amministratore delegato dell’azienda. Sono stati allegati altresì la fotocopia della patente, la fotocopia della busta paga. Nonostante tutto ciò la direttrice dice che deve aspettare la risposta del Ministero del lavoro e dell’INAIL, dice anche che attiverà i suoi canali preferenziali per avere una risposta. Siamo così insistenti perchè mio marito è in difficoltà a svolgere questo lavoro: ha una spalla con un tendine rotto che non può usare ed ha cinque ernie del disco.

La ringrazio tanto per l’interessamento e per il tempo che mi ha dedicato.

La situazione non mi è chiara, e quindi rispondo al mio lettore nel modo seguente:

Risposta

Buongiorno, mi fa piacere che le abbiano dato informazioni rassicuranti, anche se non capisco perchè hanno rigettato la domanda, potevano tenerla in attesa e sollecitare le informazioni agli altri enti. La solita Italia che non funziona e a pagarne le spese i cittadini. Comunque lei non demordi, è un suo diritto, se vede che non si muovono, faccia come le ho detto e poi con i documenti in mano dei vari enti, presenti ricorso.

Io ho sempre tantissimo lavoro, ho voluto fortemente questo servizio ai lettori, ci ho sempre creduto. Ma sono sommersa letteralmente dai quesiti e spero di rispondere a tutti. Mi tenga aggiornata.

Pensione Anticipata APE Sociale in giro per gli enti

La lettrice a sua volta scrive: Gentile Angelina. devo dire che Lei è UNICA la sento amica, si capisce che prende a cuore i quesiti che Le pongono i lettori. Mio marito segue il Suo consiglio. Domani andrà nell’ufficio della ditta ……. a chiedere al datore di lavoro le sue posizioni: assunzione con comunicazione al Ministero del lavoro, INPS e INAIL. Le farò sapere. Grazie di cuore di tutto.  Un caro saluto. 

Segue una nuova mail : Gentile Angelina, non si preoccupi se non mi risponde subito, ho capito il grande lavoro che fa e so che non mi dimentica di me, quindi sono tranquilla. L’azienda non ha dato la documentazione a mio marito. Sono andata io al Ministero del lavoro, ho trovato un impiegato gentile da poco inserito nella sede mi ha detto che mi farà sapere. Sembra che ci sia un errore nella banca dati nazionale dell’ufficio collocamento. Speriamo! Le farò sapere sicuramente. Grazie al Suo consiglio sono andata al Ministero del Lavoro e, forse, si è scoperto l’errore fatto all’atto dell’assunzione di mio marito presso la ditta ……. dove tuttora lavora. Sarò più precisa quando avrò notizie. Se non ci fosse stata Lei a suggerirmi di andare nei vari Enti la pratica sarebbe rimasta in giacenza senza risposta.  La ricordo con affetto, un caro saluto. 

Dopo poco arriva un’altra mail con notizie assurde, il paradosso continua:

Gentile Angelina, purtroppo ho avuto della brutte notizie, sembra che la pratica sia ferma perchè l’INAIL di … ha risposto che l’azienda di trasporti ….., dove lavora mio marito, non versa il premio assicurativo corrispondente al lavoro gravoso (sull’AP116 attestazione del datore di lavoro alla voce tariffa INAIL applicata c’è il n. 9121), quindi ha dato parere negativo.

Inoltre nella banca dati nazionale dell’ufficio collocamento il codice fiscale di mio marito non corrisponde al codice fiscale dell’azienda. La domanda sarà nuovamente respinta.

Mi hanno consigliato di rifare la domanda entro il 1°marzo e che potremmo fare una causa amministrativa. Non so più cosa fare è un percorso tutto in salita. Sono veramente angosciata è una giungla tremenda, un cittadino comune si trova ad affrontare degli ostacoli insormontabili. Scusi lo sfogo. Grazie di cuore per l’attenzione. Buona serata. Un caro saluto. 

La mia risposta

Mi dispiace moltissimo, ma è assurdo tutto questo. In riferimento al collocamento penso la situazione sia facilmente risolvibile. Il problema è che l’azienda non ha inquadrato suo marito come lavoratore gravoso ai fini INAIL, pagando un premio più basso. Io farei una comunicazione all’azienda tramite avvocato esponendo le problematiche incontrate e di provvedere al più presto  (le dico tramite avvocato perchè diversamente non farebbero niente), e chiedere di rettificare la situazione sia all’ufficio di collocamento sia ai fini INAIL pagando il giusto premio assicurativo di suo marito.

L’azienda può rettificare anche in modo retroattivo, le dico questo perchè se ripresenta la domanda a marzo e la situazione è questa, le verrà bocciata di nuovo. Può darsi che l’azienda per evitare una causa amministrativa sistemi la situazione. I patronati al loro interno, hanno avvocati che oltre all’assistenza amministrativa dovrebbero fornire anche quella legale senza chiedere compensi, anche qui dico dovrebbero perchè ormai non si capisce più niente. La saluto e mi faccia sapere cosa decide, non si arrenda.

All’Inail la documentazione è esatta, allora cosa rimane da fare?

Gentile Angelina,  scusi il disturbo, volevo solo informarLa che sono stata all’INAIL per sapere se l’azienda paga il premio assicurativo per i dipendenti in modo giusto. Sono stata ricevuta prima da un’impiegata poi dal direttore il quale mi ha confermato che la ditta ….. presso la quale lavora mio marito paga il premio assicurativo all’INAIL abbondantemente superiore al 17 per mille e che i dati, riportati dalll’azienda e firmati dall’amministratore delegato sul documento AP116 richiesto dall’INPS, sono tutti giusti . Il direttore si è permesso di dire che l’INPS di ….  crea un sacco di problemi. Sono convinta che quando vedono la domanda di mio marito la respingono subito. Ci rivolgeremo ad un avvocato così potrà avere accesso agli atti. La terrò informata su tutto. La ringrazio sempre di cuore, mi appoggio a Lei, sono veramente giù di morale mi trovo sempre un muro davanti che non riesco a superare. Un caro saluto e buon lavoro.

Risposta

Ha fatto bene ad andare all’Inail, si penso che sia la cosa migliore rivolgersi ad un avvocato, poichè adesso stanno esagerando. Mi tenga sempre informata, e non si butti giù lei sta facendo valere i suoi diritti, anche se difficile, me ne rendo conto…

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“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti”.