Per la pensione anticipata dal 2022, la battaglia contro le quote è appena iniziata. Ad aprire le danze in tal senso è stato il presidente del Consiglio Mario Draghi. Uscendo finalmente allo scoperto è dichiarando, ma non è comunque una sorpresa, che la Quota 100 andrà a scadenza senza alcun rinnovo. Ricordando che il triennio sperimentale della Quota 100 si concluderà il 31 dicembre del 2021.

Detto questo, sulla pensione anticipata 2022 per il momento l’incertezza regna sovrana. Così come non manca la confusione in quanto pure dal prossimo anno per le pensioni anticipate si punta a adottare un sistema delle quote.

Che è meno favorevole per le lavoratrici e per i lavoratori. Ma che, di conseguenza, è più vantaggioso e più sostenibile per le casse dello Stato italiano.

Pensione anticipata 2022: la battaglia contro le quote è ufficialmente iniziata

Nel dettaglio, per la pensione anticipata 2022 non si passerà dalla Quota 100 allo scalone della riforma Fornero. Ma l’obiettivo nel giro di 3-4 anni sembra essere proprio questo. In quanto l’Esecutivo punta ad introdurre la Quota 102 nel 2022 e la Quota 104 nel 2023. Penalizzando molte categorie di lavoratori così come riportato in questo articolo.

Ed allora, per la pensione anticipata 2022 cosa significa potersi ritirare dal lavoro con la Quota 102? Significa aver compiuto il 64esimo anno di età. E di aver versato i contributi previdenziali obbligatori per almeno 38 anni. Dal 2023, se così sarà, lo scalino si alzerà ulteriormente con la Quota 104. In quanto saranno necessari sempre 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Ma ben 66 anni di età.

La battaglia contro le quote è già iniziata con il rischio dello scalone della riforma Fornero

Per la pensione anticipata 2022, la battaglia contro le quote è già iniziata in quanto ci sono forze politiche che sostengono il Governo Draghi che sono contrarie non solo a celebrare il funerale della Quota 100. Ma anche ad alzare per le anticipate l’età pensionabile a 66 anni con la Quota 104.

Con la conseguenza che la transizione potrebbe essere caratterizzata anche dalla possibile introduzione di una via di mezzo. Ovverosia, la Quota 103 oppure mantenere la Quota 102 per gli anni 2022 e 2023. E poi vedere per il 2024 se sia il caso o meno di introdurre la Quota 104. Che non è come lo scalone della riforma Fornero, ma poco ci manca.