Cosa accade alla morte di un pensionato alla sua pensione? Alcuni familiari hanno diritto ad una protezione per tutelare le esigenze di vita della famiglia per cui il defunto contribuiva. Chi sono i familiari che hanno diritto ad una pensione al superstite? La pensione si riconosce ai familiari più stretti del defunto, ovvero coniuge e figli e poi, in subordine, genitori, fratelli e sorelle. In base alla posizione del defunto p possibile stabilire il tipo di prestazione che spetta ai superstiti:

  • se era pensionato spetta la pensione di reversibilità, il caso più classico di pensione ai superstiti. Qualsiasi fosse il trattamento pensionistico di cui era titolare il defunto la reversibilità spetta tranne che per l’assegno ordinario di invalidità che non è reversibile.
  • se era un lavoratore che poteva vantare 780 settimane di contributi la pensione indiretta. A differenza della pensione di reversibilità la pensione indiretta spetta ai familiari del soggetto deceduto che non era in pensione ma ancora lavoratore.
  • se era un lavoratore che poteva vantare 260 settimane di contributi di cui 156 nell’ultimo quinquennio spetta la pensione indiretta. A differenza della pensione di reversibilità la pensione indiretta spetta ai familiari del soggetto deceduto che non era in pensione ma ancora lavoratore
  • se il lavoratore è deceduto per motivi di servizio ai familiari spetta la pensione privilegiata indiretta a prescindere dai contributi versati. Le condizioni per poter fruire di questa pensione sono che il lavoratore fosse iscritto in un fondo di previdenza, la sua morte sia imputabile con finalità di servizio.
  • in mancanza di quanto sopra al coniuge spetta l’indennità di morte, una somministrazione una tantum in base ai contributi versati

Beneficiari pensione ai superstiti

Ad individuare i soggetti che potranno beneficiare della pensione ai superstiti è la l’articolo 13 della legge 636/1939.

Ad avere diritto alla prestazione assistenziale sono nell’ordine:

  • coniuge, anche se separato se il tribunale gli ha riconosciuto il diritto agli alimenti. Spetta anche al coniuge divorziato se titolare di assegno divorzile e non risposato
  • figli che alla morte del genitore siano o minorenni, o maggiorenni ma studenti di scuola media o professionali (fino a 21 anni) o maggiorenni e studenti universitari per tutta la durata degli studi fino a 26 anni, oppure maggiorenni inabili.
  • Nipoti minori se a carico del defunto alla sua morte
  • Genitori: in mancanza di coniugi e figli la prestazione può essere corrisposta ai genitori qualora abbiano un’età superiore ai 65 anni e non siano titolari di pensione e a carico del figlio al momento del decesso
  • In mancanza di coniuge, figli, nipoti minori e genitori la pensione può essere erogata a fratelli celibi inabili o sorelle nubili inabili che alla morte del lavoratore siano a suo carico.