Pensione anticipata a 60 anni? E’ davvero possibile e soprattutto per chi? Cosa c’è di vero nella storia della pensione anticipata con 7 anni di anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia? Si tratta di un emendamento introdotto alla legge di Bilancio 2018 che amplierebbe l’isopensione, ovvero lo scivolo pensionistico che permette il pensionamento prima di maturare i requisiti necessari alla quiescenza.

La pensione con un anticipo di 7 anni, però, non si può ottenere soltanto con l’isopensione poichè è possibile ottenere questo tipo di pensione anticipata anche con l’assegno straordinario, un altra tipologia di strumento.

Vediamo, quindi, come funzionano e chi può utilizzarli.

Isopensione: cos’è, come funziona e chi può utilizzarlo

Come abbiamo anticipato l’isopensione è una sorta di scivolo pensionistico già previsto dalla Legge Fornero che permette una uscita anticipata dal mondo del lavoro di 4 anni senza perdere lo stipendio. Dalla Legge di Bilancio 2018 questo scivolo è stato ampliato a 7 anni e anche se  non si tratta propriamente di una pensione anticipata è una prestazioni cui il dipendente ha diritto che gli permette di fruire di una prestazioni pari a quella della pensione anticipata. Si tratta di una prestazione a sostegno del reddito, al pari della mobilità e della disoccupazione di cui possono beneficiare i lavoratori in esubero delle aziende con più di 15 dipendenti cui non manchino più di 4 anni (dal 2018 7 anni) al raggiungimento dei requisiti per la pensione) e sono oggetto di accordo sindacale aziendale e che concludono un accordo sindacale aziendale e un ulteriore accordo con l’impresa per la cessazione del rapporto di lavoro.

Assegno straordinario di prepensionamento anticipo di 7 anni

Si tratta di un prepensionamento per i lavoratori delle imprese che aderiscono ai fondi bilaterali. E’ una misura che è riconosciuta, come l’isopensione, per agevolare l’esodo dei dipendnti con un assegno straordinario per il sostegno al reddito. Si tratta, dunque, anche in questo caso, di una prestazione che deriva da accordi per l’uscita volontaria in casi di esuberi e può esser ottenuta solo da dipendenti che maturano i requisiti alla pensione di vecchiaia o anticipata entro 7 anni dalla richiesta.

L’assegno straordinario avrà importo pari alla pensione spettante in data di cessazione del rapporto di lavoro alla quale sarà aggiunta, però, anche la quota di pensione calcolata sulla base della contribuzione mancante per il diritto alla pensione.