Dura la vita dei pensionati in Italia e le prospettive non sono rosee: con una previsione di assegni sempre più bassi neppure avere una casa di proprietà o un immobile uso investimento potrebbe bastare.

Statisticamente siamo tra i Paesi con l’età media più alta: viviamo a lungo e questo significa anche sostenere il peso di un numero elevato di pensionati. Gli assegni saranno più bassi e risparmiare diventa fondamentale per condurre una vita dignitosa da pensionati in Italia. Ma qual è il modo migliore per farlo? Investire nel mattone resta la scelta che attira il maggior numero di pensionati in Italia (anche perché considerata tra le più sicure) ma non sempre si rivela anche quella più conveniente.

Pensione futura: i mattoni non si mangiano

Alcuni studi stanno infatti mettendo in discussione la scelta di investire negli immobili, se non a certe condizioni. Per sintetizzare “se si hanno delle case nei centri urbani, allora il valore resta e si può sperare di integrare la pensione con un affitto. Ma se invece si tratta di immobili in aree periferiche, allora per il futuro c’è poco da stare allegri”. Le parole sono quelle di Axel Börsch-Supan, professore di Economia dell’invecchiamento alla Technische Universität di Monaco ed ex consulente della Commissione europea, della Banca Mondiale e dell’Ocse.

Per non far crollare il sistema pensioni occorre prevedere misure di sostegno per redditi minimi e incentivare il risparmio destinato a forme di pensione integrativa. Non ci si può limitare a fondi e polizze, che l’esperto definisce strumenti “opachi e di difficile comprensione con costi amministrativi sono troppo alti e difficilmente confrontabili”.

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