“Prego passaporto, carta d’imbarco e… patentino del vaccino anti Covid“. Tutti documenti che a breve saranno obbligatori per viaggiare.

Il vaccino anti Covid sarà obbligatorio per chi vuole viaggiare: tutti i soggetti vaccinati saranno tracciati e riceveranno il patentino che li autorizza agli spostamenti. La decisione verso cui sta andando il Governo desta diverse polemiche e perplessità in merito ai risvolti per la privacy. Ma non solo: rendere il vaccino obbligatorio sarebbe contrario ai diritti costituzionali. Tuttavia imporlo per viaggiare non è un modo per aggirare questo “muro”?

L’idea del patentino per chi ha fatto il vaccino contro il Coronavirus è contenuta nel Piano strategico per la vaccinazione anti Covid, che il ministro alla Salute Roberto Speranza discuterà nell’aula del Parlamento il prossimo mercoledì 2 dicembre.

Si parte con il vaccino anti Covid: ecco quale e a chi andranno le prime dosi

Le prime dosi del vaccino Pfizer dovrebbero arrivare già a gennaio: si parla di 3,4 milioni quantità, che dovrebbero bastare a vaccinare 1,7 milioni di persone. Saranno 300 in tutta Italia gli ospedali ad avere disponibile il primo vaccino anti Covid ad essere utilizzato nel nostro Paese. Le strutture hanno garantito di disporre delle giuste tecnologie per evitare il deterioramento del farmaco, che va conservato a temperature estremamente basse (circa -75/-80 gradi). Secondo il piano, la priorità nella distribuzione del vaccino sarà data ai dipendenti del sistema sanitario e al personale delle residenze per anziani. In un secondo momento verranno vaccinati gli over 80enni. Si proseguirà sempre con la precedenza alle fasce di età avanzata, distribuendo le dosi di vaccino a chi ha più di 75 anni, poi agli over 70 e così scendendo. Potranno avere priorità anche i più giovani se soggetti a rischio.

Tutti i vaccinati saranno tracciati e riceveranno il patentino

Tutte le persone alle quali sarà somministrato il vaccino saranno tracciate.

Il registro gestito in primis dall’Aifa, l’Agenzia del farmaco, servirà a monitorare eventuali effetti collaterali. L’effettuazione di test sierologici a distanza di alcune settimane dalla somministrazione confermerà se il vaccino è servito a sviluppare gli anticorpi contro il virus.

A queste potrebbe essere rilasciato il patentino, valido per gli spostamenti in Italia e per viaggiare all’estero. L’idea divide anche gli esperti del settore: tra questi, ad esempio, Burioni e Crisanti hanno ammesso che non si vaccinerebbero con il vaccino Pfizer subito. TRa gli esponenti politici, sul fronte opposto, c’è invece chi non esclude l’obbligatorietà del vaccino tout court.

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