E’ approvata in via definitiva, dopo la Camera, anche dal Senato, la legge di conversione del decreto Sostegni Bis (decreto-legge n. 73 del 2021). Il provvedimento, dunque, diventa legge, ed ufficiale diviene anche la proroga imposte da luglio a settembre per alcune partite IVA.

Proroga imposte a settembre 2021: le partite IVA beneficiarie

Per i contribuenti per i quali sono approvati gli ISA (Indici sintetici di affidabilità) e per quelli che operano in regime forfettario, la scadenza per il versamento del saldo imposte 2020 e primo acconto 2021 passa, quindi, dal 20 luglio 2021 al 15 settembre 2021 senza alcuna maggiorazione.

La proroga imposte al 15 settembre interessa anche:

  • chi opera in regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile
  • coloro che partecipano a società, associazioni e imprese, che attribuiscono ai soci i redditi per trasparenza (società di persone e soggetti assimilati e società che applicano il regime di trasparenza fiscale, ex articoli 5, 115 e 116 TUIR). In tal caso affinché si applichi la proroga, è necessario che la società o l’associazione siano soggetti per i quali sono approvati gli ISA.

Ricordiamo che, già il DPCM del 28 giugno 2021, in considerazione del perdurare dell’impatto negativo dell’emergenza Covid-19 sulle imprese di minori dimensioni, aveva stabilito la proroga imposte, per tutti i menzionati soggetti, dal termine del 30 giugno 2021 al 20 luglio 2021 senza interessi e sanzioni.

Nessuna proroga, per adesso, in merito al secondo o unico acconto in scadenza il 30 novembre 2021.

Le imposte prorogate

Per tutti gli altri contribuenti non rientranti nelle categorie predette, le scadenze restano al:

  • 30 giugno 2021, per il saldo 2020 e primo acconto 2021 (con possibilità di versare entro il 30 luglio 2021 con maggiorazione dello 0,40%)
  • 30 novembre 2021, per il secondo o unico acconto 2021.

La proroga imposte riguarda i seguenti tributi:

  • le imposte sui redditi (IRPEF o IRES per le società di capitali)
  • l’IRAP
  • le imposte sostitutive, le addizionali e la cedolare secca sulle locazioni
  • l’IVIE e l’IVAFE
  • il saldo IVA 2020 con le dovute maggiorazioni.

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