I titolari di partita IVA a regime dei minimi possono avere collaboratori occasionali retribuiti con voucher INPS senza rinunciare alle agevolazioni fiscali loro riservate? Partiamo col premettere che questa domanda ha una risposta affermativa, come confermato dall’Agenzia delle Entrate con la circolare 7/E del 2008, paragrafo 2.13, quesito a).

Tuttavia è bene fare chiarezza sulle condizioni che permettono di mantenere le agevolazioni fiscali del regime dei minimi anche se si hanno collaboratori occasionali retribuiti con voucher Inps. Autonomi, professionisti e ditte individuali che si trovano in questa condizione possono fare riferimento alla guida che segue nelle prossime pagine.

Voucher lavoro: perchè è importante la data di attivazione

Regime dei minimi: quando si perdono le agevolazioni

La legge non vieta ai titolari di partita IVA a regime agevolato, di contare su collaboratori occasionali per prestazioni di lavoro di tipo accessorio. Ricordiamo infatti che le uniche fattispecie che prevedono la fuoriuscita dal regime agevolato sono:

– superamento del limite dei 30.000 euro di ricavi o del limite di acquisti di beni strumentali pari a 15.000 euro;
– assunzione di collaboratori dipendenti o parasubordinati;
– inclusione in uno dei regimi speciali ai fini dell’IVA come ad esempio quello dell’agricoltura e attività connesse e pesca, vendita sali e tabacchi, commercio dei fiammiferi, gestione di servizi di telefonia pubblica etc.
– svolgimento in via prevalente o esclusiva cessioni di fabbricati, di porzioni di fabbricati, di terreni edificabili o di mezzi di trasporto;
– trasferimento della propria residenza all’estero;
– acquisizione delle partecipazioni in società di persone, in SRL o in associazioni professionali.

Assunzione collaboratori con voucher: limiti per le partite IVA a regime dei minimi

Il ricorso a collaboratori occasionali retribuiti con voucher Inps è quindi ammesso. Esiste però un limite che viene aggiornato annualmente e che, ad oggi, corrisponde a 2.020 euro annui (2.666 € lordi). Se si considera la totalità dei committenti il limite è di € 5.060.

Per verificare che questo limite non sia superato, il committente contribuente minimo dovrà richiedere ad ogni suo collaboratore pagato con i voucher Inps di rilasciare una dichiarazione in merito al non superamento degli importi massimi previsti.

Regime dei minimi: FAQ e casi particolari