Con provvedimento datato 12 giugno, l’Agenzia delle Entrate ha annunciato controlli che colpiranno i titolari di partita IVA. Soluzione drastica: le partite IVA che risulteranno irregolari (per mancanza dei requisiti soggettivi o oggettivi) o aperte per frodi fiscali, subiranno la chiusura automatica (con esclusione della stessa dalla banca dati dei soggetti che effettuano operazioni intracomunitarie, ovvero con la cancellazione dal Vies). Di seguito, come spiegato nel provvedimento sopra citato, le modalità con le quali saranno effettuati i controlli.

Controlli partita IVA: modalità e tempi

Le modalità di controllo, che includono sopralluoghi fisici, puntano a riscontrare requisiti formali e sostanziali.

I primi riguardano la verifica della veridicità dei dati dichiarati all’atto di attribuzione della partita Iva o della comunicazione dell’inserimento nella banca dati del Vies. I controlli sostanziali invece puntano ad approfondire la corrispondenza di attività dichiarata con quella effettivamente compiuta.

I suddetti controlli, effettuati entro 6 mesi dalla data di attribuzione della partita Iva o della comunicazione dell’iscrizione nel Vies, potranno essere ripetuti tutte le volte in cui si presentano elementi di rischio o incoerenze. Vi rientrano elementi di rischio personali, riconducibili quindi al titolare della ditta individuale o al rappresentante legale, agli amministratori e ai soci della persona giuridica titolare della partita Iva, e elementi di rischio relativi alla tipologia e alle modalità di svolgimento dell’attività operativa, elementi di rischio relativi alla posizione fiscale del titolare della partita Iva e infine elementi di rischio relativi a collegamenti con soggetti direttamente e/o indirettamente parte di fenomeni di evasione fiscale o frode al Fisco.

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