Col taglio dei parlamentari scatteranno automaticamente anche i tagli alle auto blu. Forse è la volta buona che anche i costi dell’indotto della politica, che ha assunto dimensioni non più contenibili e sostenibili, facciano marcia indietro.

I parlamentari italiani, come già detto in un precedente articolo, sono i più pagati al mondo, il che non rappresenta solo una distorsione all’interno del nostro sistema fiscale, ma anche particolare sprezzo nei confronti dei contribuenti italiani. Non solo, senatori e deputati sono troppi per un Paese che conta 60 milioni di abitanti.

E naturalmente i costi che ne derivano esorbitanti nel complesso per il funzionamento farraginoso di due camere legislative. Fra indennità diarie e rimborsi, i parlamentari italiani percepiscono circa 17.000 euro al mese. Decisamente troppo.

Parlamentari: stipendi, privilegi e auto blu

Una volta gli onorevoli si chiamano tali perché esperivano il loro mandato a titolo totalmente gratuito e i politici che, appunto, erano “onorati” dalla possibilità di svolgere una mansione così prestigiosa, si muovevano a loro spese da tutte le regioni del Regno d’Italia verso il Parlamento. Oggi essere eletti deputati o senatori è come vincere alla lotteria. Si entra a far parte di un olimpo dorato completamente distaccato dalla realtà del paese. Poco importa tutto il resto, anche perché le decisioni vengono prese altrove da partiti e gruppi di pressione. I rappresentanti sono quindi diventati degli sherpa super pagati che portano acqua al mulino.

Indennità parlamentari e auto blu

Ma a che prezzo? I parlamentari italiani percepiscono un’indennità lorda di circa 10.400 euro al mese, oltre a 3.500 euro di diaria esentasse. Senza contare i rimborsi e i vizi. Come l’utilizzo di auto blu con tanto di autista al seguito diventata simbolo di un potere diventato oggi privilegio. Costi occulti che sono proporzionali alle dimensioni della casta che sta arroccata in Parlamento con ogni mezzo e che gli italiani pagano ogni giorno ingiustamente per mantenerla.

Manco fossimo alla corte del Re Sole. Solo per fare un esempio, in Danimarca i parlamentari e i ministri si spostano con mezzi pubblici, in bicicletta, in metrò e non hanno la scorta. Solo le più alte cariche dello Stato danese si muovono con auto blu e scorta al seguito. Ma la Danimarca non l’unico Paese a comportarsi così nel panorama europeo.

100 mila auto blu in tutta Italia

In tutta Italia le auto blu sfiorano le 100 mila unità per una spesa pubblica che supera i 4,5 miliardi di euro ogni anno. Di queste più di 3.000 stanno a Roma, a disposizione di ministri, sottosegretari, parlamentari e familiari al seguito. Tutte ad uso gratuito naturalmente, senza che nessuno dica nulla. Le auto dei politici costano 150 mila l’una: sono 18-20 mila e hanno almeno due autisti. E’ una cifra enorme. Il costo principale non sono le auto in sé, ma gli autisti. Il costo del personale incide infatti per il 75% della spesa. Si spende infatti un miliardo di euro per consumi, manutenzioni e assicurazioni. Oltre tre miliardi di euro costa invece il personale addetto (40 mila autisti in senso proprio, più 20 mila addetti amministrativi e generici).