Arrivano i parcheggi rosa e sanzioni più pesanti per chi parcheggia, senza averne diritto, nei posteggi riservati ai disabili. Sono queste le principali novità al Codice della Strada introdotte con il decreto infrastrutture appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Nell’ambito di un più ampio intervento alla riforma del Codice della Strada, già in discussione al Ministero dei Trasporti, il governo ha deciso di tutelare maggiormente le persone più deboli e in particolare le donne in gravidanza.

Parcheggi rosa

Una delle principali novità al Codice della Strada riguarda l’introduzione dei cosiddetti parcheggi rosa.

Di cosa si tratta esattamente? Sono aree riservate destinate in maniera specifica alle donne in gravidanza o ai genitori che hanno un bambino di età inferiore ai due anni.

Molti Comuni italiani hanno già predisposto in via autonoma da tempo queste aree di sosta, soprattutto davanti agli asili nido o in particolari zone delle città. Ora però, col DL Infrastrutture, la novità è legge. Il governo ha deciso di tutelare in maniera definitiva la gravidanza e la maternità.

Per i Comuni non è quindi più una facoltà riservare parcheggi rosa sul proprio territorio, ma un obbligo. Vengono quindi introdotte anche sanzioni per chi occupa abusivamente gli “stalli rosa” che vanno da 168 a 672 euro.

Cosa cambia per i disabili

Cambia anche la normativa che riguarda le aree di sosta per i disabili provvisti di pass Il Dl Infrastrutture contiene infatti una novità importante per quanto riguarda il trasporto di persone con disabilità.

In particolare, ogni Comune ha la possibilità, di riservare parcheggi ad hoc per i veicoli adibiti al trasporto delle persone con disabilità, oltre che per i veicoli elettrici e per quelli adibiti a carico e scarico merci. Questi spazi possono avere validità temporanea o permanente.

Alle persone invalide, poi, è sempre concessa la possibilità di sostare gratuitamente all’interno dei posteggi delimitati da strisce blu.

Anche in questo caso le sanzioni per i trasgressori aumentano passando da un minimo di 168 a un massimo di 672 euro.