Palestre, piscine e centri sportivi pronti a riaprire i battenti. Sarebbero queste le ultime indicazioni diramate dal ministro per lo sport Vincenzo Spadafora in occasione di un incontro con la stampa.

Tutto dipenderà, come sempre, dall’andamento dei contagi nei prossimi giorni, ma se tutto andrà per il verso giusto, non c’è motivo di ritardare ulteriormente la chiusura delle attività sportive nei centri, nelle piscine e nelle palestre.

Palestre in difficoltà, pronte a riaprire

In Italia si stima che a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, la perdita economica del settore delle palestre ammonti a 1 miliardo di euro (in 5 mesi) con oltre 200 mila posti di lavoro a rischio, secondo i dati emersi dalla ricerca di Ifo (International Fitness Observatory) che invoca interventi strutturali concreti.

Al quarto mese di stop, si apprende da una nota, oltre l’82% dei club ritiene che non avrà più le risorse per sopravvivere alla crisi. Al di là degli aiuti economici varati dal governo per centri sportivi, piscine e palestre, però, quello che preme più di tutto è poter riaprire le attività per un ritorno graduale alla normalità.

In palestra con mascherine e guanti

E’ ancora in fase di elaborazione il protocollo di sicurezza, ma è chiaro sin da ora che l’ingresso nelle palestre sarà limitato a un numero di persone prestabilito in base soprattutto all’ampiezza dei locali. L’accesso potrà avvenire su appuntamento e contingentato dotandosi di mascherine e guanti protettivi, almeno inizialmente, così come sarà tassativo rispettare le distanze fra una persona e l’altra durante gli esercizi fisici e gli allenamenti. Cosa molto importante sarà anche la sanificazione periodica delle strutture e l’igienizzazione delle attrezzature e dei locali al termine dei turni. Per gli spazi comuni, come spogliatoi e docce, laddove consentito, sarà invece regolato l’accesso a una persona alla volta a turnazione.

Ovviamente, per chi potrà disporre di spazi all’aperto, tutto sarà più semplice, mentre per chi non può sarà necessario arieggiare e ventilare i locali, magari tenendo aperte le porte delle finestre, delle uscite di sicurezza e gli ingressi. Personale e istruttori avranno anche l’obbligo di rilevare la temperatura corporea prima di consentire l’accesso in palestra.

Le regole di base da rispettare

Sarà dura andare in palestra con la mascherina anche perché, sotto sforzo, impedisce la respirazione e quindi molti frequentatori potrebbero evitare di entrarci attendendo tempi migliori. Tuttavia la voglia di recuperare il proprio benessere fisico dopo due mesi di chiusura forzata in casa è tanta – dicono i gestori – ed è molto probabile che, pur in presenza di tante difficoltà iniziali, non si rinunci ad riprendere gli esercizi in palestra. Anche perché molti frequentatori sono abbonati e hanno già anticipato soldi per una stagione che è stata interrotta dall’emergenza sanitaria. Ovviamente, l’accesso sarà limitato alla sola fruizione delle attrezzature e degli spazi per gli esercizi fisici, mentre tutto ciò che riguarda reception o aree relax con distributori di bevande dovrà essere chiuso o strettamente limitato. Anche per l’uso degli spogliatoi sarà consigliabile arrivare in tuta o già cambiati per limitarne il più possibile l’utilizzo. Gli istruttori dovranno seguire gli sportivi a distanza di almeno due metri e non sarà più consentito l’avvicinamento e il contatto fisico nemmeno con i guanti.