Ho fatto domanda del reddito di cittadinanza presso l’ufficio postale della mia città in data 6 marzo. Lo sportellista mi ha detto che ho i requisiti: quando mi sarà pagato il sussidio? Quando sarò chiamato per le offerte di lavoro?

Sono andato al Caf intorno a metà marzo e ho compilato i moduli per la richiesta del reddito di cittadinanza: quanto tempo passa dalla domanda del sussidio alla ricezione della carta con l’importo mensile da spendere?

Ogni giorno riceviamo diverse email di questo tipo, da parte di persone in attesa di ricevere il reddito di cittadinanza.

Ecco perché abbiamo pensato di rispondere con un articolo che potesse essere utile a tutti gli utenti in questa situazione che ci leggono.

Quanto tempo passa dalla domanda del reddito di cittadinanza al rilascio della carta?

Per chi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza a partire dal 6 marzo 2019, e dunque rientra nel primo flusso di istanze, i tempi sono maturi e manca poco al pagamento del sussidio. Secondo le tempistiche fissate dall’origine infatti, i primi accrediti arriveranno a metà aprile. Nonostante alcuni nodi da sciogliere e questioni cruciali ancora in sospeso, l’Inps ha garantito il rispetto dei tempi. Il 29 marzo il decreto che contiene, tra le altre misure, anche indicazioni sul reddito di cittadinanza, è diventato legge. Alcuni emendamenti sono stati introdotti rendendo i requisiti di accesso al sussidio più rigidi, soprattutto per alcune categorie di richiedenti come stranieri e divorziati.

Già lo scorso febbraio, a tal proposito, l’Inps con un comunicato ufficiale ha ribadito che avrebbe inviato alle Poste il primo flusso di ordinativi per gli accrediti a partire dal 15 aprile. Mancano dunque pochi giorni.

Il secondo step prevede appunto il rilascio della carta del reddito di cittadinanza alle Poste.

Rispetto ai due quesiti riportati ad apertura dell’articolo, e in apparenza uguali, segnaliamo una differenza importante sulla quale vale la pena insistere: solo chi ha presentato domanda per il reddito di cittadinanza presso i Caf ha avuto una sorta di prima scrematura delle richieste.

Le Poste, così come il sito internet del rdc, in questa prima fase si limitano a raccogliere i moduli senza filtrare in base ai requisiti. Il fatto che l’addetto delle Poste abbia accettato il modulo quindi non dà la garanzia in automatico di riconoscimento del sussidio.

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