L’allarme del rischio fallimento dell’Inps ha scatenato incertezze sul pagamento delle pensioni future. tema è intervenuto, con toni e intenti rassicuranti, il Presidente dell’istituto di previdenza, Tito Boeri, il quale ha spiegato che “anche se l’Inps fallisse, cosa che non sta avvenendo, i cittadini continueranno ad avere le loro prestazioni e le loro pensioni”.

I pensionati dunque possono dormire sonni tranquilli aldilà del futuro dell’Inps?

Conti Inps in regola o rischio concreto di fallimento?

Boeri ha premesso che i conti dell’Inps, nonostante le voci allarmistiche, sono sotto controllo.

Riferendosi al bilancio preventivo 2016, Boeri ha spiegato la motivazione della crescita del disavanzo in bilancio per l’anno in corso il quale sembrerebbe doversi addebitare ad un volontario accantonamento superiore. Prima infatti venivano fatti accantonamenti più bassi che poi venivano recuperati nel consuntivo. Si tratta, in altre parole, di un’operazione di trasparenza.

Pagamento pensioni al sicuro?

Questa spiegazione serve a Boeri per rassicurare i pensionati: non ci saranno effetti sulle prestazioni erogate. Piuttosto i dati servono come base per la richiesta al governo di interventi di copertura per il personale: “l’Inps sta subendo una vera e propria emorragia con disagi rilevanti per gli utenti”. Si parla di oltre 100 risorse al mese, indice peraltro destinato a salire per via del blocco del turn over nella PA.

[tweet_box design=”box_07″ float=”none”]Lavoreremo più a lungo per una pensione più bassa[/tweet_box]

Pensione future: regole per il pagamento

In chiusura Boeri ha spiegato le nuove regole per il pagamento delle pensioni future: solo il 38,67% dei lavoratori classe 1980 arriverà a prenderla prima dell’età per la vecchiaia (che nel 2050 significa 70 anni). “Si lavorerà più a lungo” quindi, anche in relazione alla speranza di vita. Per contro le pensioni saranno del 25% più basse di quelle attuali.