Bonus Befana (Cashback) e taglio dell’Iva, solo per chi utilizza mezzi di pagamento tracciabili: carta di credito, bancomat ecc.

Il primo gennaio 2021 potrebbe (finalmente) partire il cosiddetto Bonus Befana tramite cashback, il sistema premiale per chi effettua pagamenti elettronici.

La Misura, già prevista in Legge di Bilancio 2020, bloccata a causa dell’emergenza sanitaria del Coronavirus, permette di premiare i pagamenti che vengono effettuati con moneta elettronica, attraverso uno un accredito direttamente sull’estratto conto dei movimenti bancari legati ai pagamenti.

Il bonus, per come è stato pensato, dovrebbe funzionare come un vero e proprio cash back, ossia, sostanzialmente, verrà restituita una percentuale di tutti i pagamenti effettuati attraverso mezzi tracciabili, direttamente sul conto corrente del contribuente.

Si pensa a una percentuale tra il 2 e il 4% (con un tetto massimo attualmente non chiaro). Il premio potrà essere accreditato direttamente sul conto corrente del contribuente a gennaio dall’anno successivo a quello in cui vengono calcolate le spese.

 

Taglio dell’Iva per chi utilizza mezzi di pagamento tracciabili

Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, in un passaggio al «question time» alla Camera, ha parlato anche del possibile taglio dell’Iva ma, anche in questo caso, solamente sui pagamenti elettronici.

Dichiara il premier: “L’ipotesi, su cui si può anche ragionevolmente lavorare, a mio avviso è quella di mettere insieme due istanze, dando una scossa ai consumi attraverso un possibile sgravio dell’Iva per chi ricorre alla moneta elettronica. Si potrebbe delineare un meccanismo incentivante che combina l’esigenza di rilanciare, sì, la domanda, ma insieme anche di modernizzare il Paese e di incentivare i pagamenti digitali e, quindi, anche quella prospettiva per cui tutti paghino le tasse, perché tutti possano pagare meno”.

Una misura così pensata potrebbe assolvere al duplice compito di:

  • Abbassare le tasse per i cittadini (l’Iva in questo caso);
  • Limitare l’uso del contante e far emergere il nero.

 

In entrambi i casi, si tratta di progetti che il governo deve ancora valutare di concerto con i tecnici del Ministero.

 

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