Rottamazione o pace fiscale, cosa fare? Il quesito di un nostro lettore:

Salve Angelina, anche io faccio parte della categoria: “pagare la prima rata al 31 luglio della rottamazione o Aspettare la pace fiscale?” , ho letto i suo suggerimenti in cui ci indicava di pagare visto l’incertezza… Però temo che pagando poi non potrò usufruire della pace fiscale!!! Questa cosa sembra come se volesse punire chi si mette in regola prima… è davvero un paradosso. Le chiedo gentilmente se comunque riesce a pubblicare /informarci su qualche aggiornamento. Davvero mille mille grazie per il suo contributo.

Risposta

Purtroppo in riferimento alla Pace fiscale, è davvero un paradosso, non si sa nulla di certo, ma soprattutto niente di concreto. La misura doveva andare in vigore a luglio, adesso si parla che andrà in vigore ad ottobre 2018. Salvini ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, che “la crescita e la pace fiscale, che ti porta soldi e non li porta via, e ti consente di avviare la flat tax. E poi la riforma delle pensioni per aprire il mercato ai giovani, che va fatta a prescindere dai numeri di Bruxelles”. Il prossimo passo nella legge di Bilancio 2019.

Che dire, per il momento queste affermazioni hanno solo mandato in tilt numerosi contribuenti che non sanno cosa fare. In molti mi scrivono che si sono indebitati per pagare le rate della rottamazione, e se è vero che Salvini ha promesso di eliminare i debiti, allora sono propensi a non pagare la quarta rata dell’adesione agevolata 2016 o la prima rata della adesione agevolata 2000/17, con scadenza 31 luglio 2018.

Aspetto o pago? Pace fiscale o Rottamazione?

Il dubbio rimane e anche l’incertezza. Il nostro lettore fa un’osservazione, “Pero temo che pagando poi non potrò usufruire della pace fiscale!!!“. Non credo che una cosa del genere possa succedere, anche se oramai non ci sono certezze.

Quando si iniziò a parlare della Rottamazione bis – definizione agevolata 2000/17, tutti quelli che avevano aderito alla prima rottamazione si sentirono esclusi, anzi danneggiati, poi alla fine, la ragione riporta sulla giusta via, e hanno prorogato la scadenza della quarta rata da aprile a luglio 2018, coincidente con la prima rata della rottamazione bis.

Ho fatto quest’esempio, per far capire che comunque la pace fiscale, se verrà fatta, dovrà essere un beneficio per tutti.

Che cos’è la pace fiscale

Da indiscrezioni, si prevede la possibilità di saldare il debito con il Fisco pagando una percentuale minima dell’importo della cartella Equitalia. Per chiudere la lite fiscale con il Fisco, il calcolo avverrà sulla base della specifica situazione economica del contribuente interessato dalla misura secondo tre scaglioni di aliquote: 6, 10 e 25%. Una specie di saldo a stralcio quindi il cui importo varierà in base al reddito, si terrà conto anche della situazione familiare e reddituale: eventuali figli minori a carico, immobili di proprietà e, ovviamente, situazione lavorativa, ecc.

Non saranno ammessi alla pace fiscale contribuenti con debiti Equitalia che superano i 200 mila euro. Questa misura ha suscitato le contestazioni di molti contribuenti che si trovano in situazioni più complicate e con debiti alti.

Per leggere la notizia completa, con tutti i casi possibili, consigliamo di leggere: Pace fiscale, rientrerà anche chi non ha pagato le rate della rottamazione?

Conclusioni

Il mio consiglio è quello, se possibile, di continuare a pagare le rate della rottamazione, e attendere gli eventi. Nessuno in questo momento può dare un consiglio fondato, ma tra una scelta insicura, che metterebbe in seria difficoltà i contribuenti, preferisco una scelta sicura che è quella di continuare a pagare la rottamazione, visto la volontà di risolvere i problemi con il Fisco.

Per sapere cosa succede se non si paga una rata della rottamazione o si paga in ritardo, consiglio di leggere: Se non ho pagato una rata della Rottamazione cartelle, cosa succede?

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