In questi giorni, in parlamento, si stanno discutendo diverse proposte di modifica al Decreto Fiscale.

Fra le questioni più dibattute vi è quella di aprire ad una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Attenzione, non si tratterebbe di una riapertura dei termini delle precedenti definizioni agevolate, ma, esattamente, di una nuova proposta di legge, una Rottamazione Quater per intenderci.

Ovviamente, neanche a dirlo, le due anime del governo sono spaccate su questo. Se da un lato, lo strumento dei condoni e delle sanatorie, soprattutto con le precedenti rottamazioni, ha garantito un’immediata liquidità per le casse dello stato, dall’altro, il rischio è quello di dare un immagine debole dello stato, incapace di riscuotere i propri crediti se non attraverso, per l’appunto, condoni e sanatorie in genere.

 

Aiuti alle imprese oneste. Una prima proposta

Invero, una proposta diversa, che potrebbe mettere d’accordo i due partiti di maggioranza, sarebbe già in fase di definizione. L’emendamento è stato proposto dal Partito Democratico, ma non si tratterebbe di una vera e propria rottamazione.

Si starebbe discutendo, infatti, di un aiuto alle imprese in difficoltà economiche che hanno già intrapreso un processo di ravvedimento. La proposta consisterebbe, sostanzialmente, in una dilazione dei pagamenti, in dieci o venti anni, per le sole aziende che hanno dichiarato regolarmente le imposte dovute, ma che, per mancanza di liquidità, non hanno potuto versale.

 

Rottamazione Quater

La proposta di modifica al Decreto Fiscale che starebbe suscitando maggiore interesse, se non altro per una platea più ampia di contribuenti italiani, è quella di una riproposizione della vecchia rottamazione ter e del saldo e stralcio.

In questo modo, tutti quei soggetti che in questi ultimi anni hanno ricevuto cartelle esattoriali o, comunque, un avviso di pagamento potrebbero cancellare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate e Riscossione in modo agevolato.

Ovviamente, la proposta è in fase di discussione in parlamento e, per avere maggiori conferme, bisognerà attendere la stesura dei testi definitivi.

 

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