La lavoratrici autonome nate nel 1963 possono andare in pensione con Opzione Donna quest’anno. Dal 1 gennaio, maturando i requisiti per andare in pensione anticipata, possono presentare domanda alla propria cassa pensionistica.

L’Inps, che gestisce la maggior parte della prestazioni, ha diffuso le modalità di presentazione della istanza con Opzione Donna ai propri assicurati. La formula prevede l’accesso alla pensione anticipata al raggiungimento di 59 anni di età con 35 di contributi versati entro il 2022.

Opzione Donna per le nate nel 1963

Per accedere alla pensione anticipata per le nate nel 1963 con Opzione Donna è necessario maturare entro quest’anno almeno 35 anni di contributi versati.

Sono esclusi quelli figurativi riconosciuti per malattia e disoccupazione.

Possono aderire tutte le lavoratrici autonome iscritte a forme assicurative obbligatorie prima del 1996. Sono escluse le donne appartenenti alla Gestione Separata Inps.

Per quanto riguarda i requisiti anagrafici, bisogna aver compiuto 59 anni entro il 31 dicembre 2022. Quindi, tutte le nate nel 1963. La pensione decorre dopo 12 mesi dal perfezionamento di entrambi i requisiti.

Come presentare domanda di pensione al Inps

E vediamo alle modalità di presentazione della domanda pensione con Opzione Donna. Con messaggio n. 162 del 13 gennaio 2022 l’Inps ha fornito le istruzioni. Vediamole. Innanzitutto occorre accedere al sito internet mediante credenziali Spid, Cie o Cns. Una volta entrati, bisogna selezionare:

Domanda Prestazione Pensionistica Online > Nuova Prestazione Pensionistica

Da qui si deve andare su “Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Opzione Contributivo”. E infine selezionare la gestione di appartenenza.

In alternativa, per chi non possiede le credenziali di accesso o non ha dimestichezza con l’uso di internet, può rivolgersi gratuitamente ai patronati. O anche telefonando al Contect Center Inps ai seguenti numeri:

  • 803 164 da telefono fisso
  • 06 164164 da telefono cellulare

Una volta inoltrata la domanda, l’Inps verificherà la sussistenza dei requisiti e liquiderà la pensione (o la respingerà in caso negativo).