Opzione Donna potrebbe diventare strutturale. Lo chiede il ministro del Lavoro Andrea Orlando, ma anche le lavoratrici che negli ultimi anni hanno sfruttato, pur con sacrificio, la possibilità di lasciare prima il lavoro.

Nessun mette in dubbio la necessità di tutelare il lavoro femminile, ma i conti rischiano di non tornare se si continua a concedere la pensione con Opzione Donna a partire dai 58 anni di età. Considerata la speranza di vita media del gentil sesso, l’Inps rischia di pagare la pensione troppo a lungo nel tempo.

Opzione donna si va verso la proroga nel 2023

Da Bruxelles premono affinché le pensioni anticipate spariscano dall’ordinamento italiano. Fra queste c’è anche Opzione Donna che già lo scorso anno era finita nelle mire del governo Draghi. Si parlava di abolizione nell’ambito di un più ampio programma di riforma delle pensioni, ma poi non se ne fece più nulla.

Ora Opzione Donna torna ad essere al centro del dibattito femminile. Ovviamente le lavoratrici difendono l’istituto a spada tratta confidando anche in una riforma strutturale che dia stabilizzazione all’uscita anticipata.

Per una donna, infatti, oltre al lavoro, vi sono tante altre incombenze e lavoretti domestici che, pur non essendo remunerati, sono a tutti gli effetti un secondo lavoro. Il governo ha quindi intenzione di mantenere valida Opzione Donna per tutelare le lavoratrici con l’accesso alla pensione anticipata.

In pensione a 60 anni?

Tuttavia, fa notare Alberto Brambilla, presidente di Itinerari Previdenziali, è probabile che il requisito anagrafico salga di un paio di anni. Fermo restando quello contributivo a 35 anni, l’età per andare in pensione con Opzione Donna dovrebbe salire a 60 anni (61 per le lavoratrici autonome).

Come noto, la liquidazione della pensione con opzione donna implica un calcolo basato solo sul sistema contributivo (più penalizzante rispetto a quello misto). In pratica i contributi versati prima del 1996 nel sistema retributivo vengono migrati al sistema contributivo puro derivandone così una penalizzazione.

Penalizzazione che però tende a ridursi se si va in pensione più tardi.

L’allungamento dell’età pensionabile di Opzione Donna sarebbe gradita da più parti, ma anche dalle stesse lavoratrici che godrebbero di un assegno più alto.