L’Agenzia delle Entrate mette in guardia i cittadini dalle ultime false e-mail in circolazione, invitando a non cliccare e scaricare gli allegati. Il rischio è grosso. Installazione di un possibile malware sul proprio dispositivo.

I tre tipi di e-mail truffa Agenzia Entrate

Tre sono i tipi di messaggi a cui l’Amministrazione finanziaria chiede di prestare massima attenzione e di non aprire (la raccomandazione è quella di cestinarli immediatamente). In dettaglio:

  • Mail per generici problemi di comunicazione con malware allegato – In tal caso i messaggi, contenenti spesso errori ortografici e parole in altre lingue, segnalano generici problemi di comunicazione e indicano la password per aprire un archivio zip allegato o un file Excel .xlsm contenente un software malevolo
  • False comunicazioni dell’Agenzia su incongruenze nelle “liquidazioni periodiche Iva” – In tale ipotesi, le mail hanno mittente “Direzione <ufficioriscossioni[at]agenziaentrate.it>” e oggetto “ordine di custodia sul registro tributario”. Nel testo si parla di spiegazioni disponibili nel cassetto fiscale o nell’archivio allegato alla e-mail, al cui interno si trova il malware
  • Messaggio su “Commissione parlamentare di osservanza sul registro tributario” – Qui, il mittente è “Ufficio accertamenti <segreteria[at]ufficioagenzia.com>” e l’oggetto “Commissione parlamentare di osservanza sul registro tributario”. Anche in questo caso il messaggio ha un allegato con contenuto malevolo.

Non aprire l’allegato

Tutte le citate e-mail truffa riportano tanto di logo dell’Agenzia delle Entrate.

L’invito, come detto, è quello di non seguire assolutamente le indicazioni contenute nel messaggio e di non aprire gli allegati, altrimenti, a propria insaputa, ci si ritroverà il malware installato sul dispositivo (Comunicato stampa del 23 marzo 2022).

Il malware, ricordiamo, è un tipo di software dannoso sviluppato con l’obiettivo di infettare computer o dispositivi mobile. Gli hacker utilizzano lo utilizzano per numerosi motivi, ad esempio per sottrarre informazioni personali, password o denaro oppure per impedire agli utenti di accedere ai propri dispositivi.

Per proteggersi dal tentativo, il primo consiglio è quello di utilizzare utilizzare un software anti-malware.

In genere i malware accedono ai dispositivi tramite Internet e i sistemi di posta elettronica, come nel caso delle truffe INPS.

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