Un nuovo servizio Inps – interattivo – per i contribuenti destinatari dell’indennità di disoccupazione. Così è stata presentata la “nuova guida Naspi personalizzata“. L’Istituto, infatti, ha messo a disposizione una guida online che illustra i servizi dedicati ai disoccupati, che si rivolge agli utenti con domanda di disoccupazione accolta.

Vediamo nello specifico di cosa si tratta.

Inps, come accedere alla guida Naspi personalizzata

Le istruzioni Inps per accedere alla guida Naspi personalizzata sono, in realtà, riassunte dall’Istituto attraverso una “video guida”.

Le nuove istruzioni sono pertanto disponibili ora nell’area riservata MyINPS, a cui ci si può collegare tramite SPID, CIE e CNS.

Con una comunicazione semplice e chiara, la video guida accompagna l’utente nella gestione in autonomia della propria Naspi. L’accesso alla stessa apre infatti un canale interattivo con l’Inps, il tutto grazie ad apposite icone che compaiono durante il video.

Per chi ha valorizzato i campi della domanda Naspi relativi al lavoro autonomo svolto e al reddito da lavoro autonomo previsto, la video guida è personalizzata con messaggi aggiuntivi utili a ricordare l’obbligo di comunicazione annuale del reddito (per ridurre il contenzioso) e la possibilità di chiedere l’anticipazione Naspi.

Tale servizio, ha specificato l’Inps in una nota del 6 ottobre, resterà a disposizione del beneficiario per alcuni mesi all’interno dell’area notifiche MyINPS e sarà scaricabile anche attraverso il QR Code presente nella lettera di attribuzione del beneficio recapitata nella “Cassetta Postale online”.

Naspi personalizzata: cambia qualcosa?

Di fatto, la video guida personalizzata Inps, con i dati forniti nella domanda da ogni utente, è un servizio interattivo che nasce per facilitare l’accesso ai servizi, che da agosto 2021 l’Istituto ha riorganizzato nell’area MyINPS. A questa sezione, quindi, accede chi ha richiesto la Naspi non appena la domanda stessa viene accolta.

La guida alla Naspi personalizzata, dunque, si rivolge a tutti i lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato e che abbiano perso involontariamente l’occupazione (che sono gli stessi a cui spetta l’indennità di disoccupazione).

In questa categoria rientrano anche:

  • gli apprendisti;
  • i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni (ad esempio, docenti supplenti).

Tra i requisiti che riconoscono l’accesso alla Naspi:

  • la cessione involontaria del rapporto di lavoro subordinato (tra cui rientrano anche, per esempio, le dimissioni per giusta causa):
  • l’aver versato almeno 13 settimane di contributi contro la disoccupazione nei quattro anni precedenti la cessazione.

La domanda può essere presentata solo una volta cessato il lavoro ed entro 68 giorni da questa data, esclusivamente in modalità telematica, attraverso il sito dell’Istituto, accedendo con le proprie credenziali nella sezione “Prestazioni e servizi>Servizi” e digitando “Naspi” nel campo di ricerca. Dopo di che, cliccando su “invio domanda”, sarà possibile ultimare la procedura.

Accoglimento Naspi e calcolo

È l’Inps a comunicare agli interessati se la Naspi è stata accolta o meno. L’Istituto, nello specifico, invia un SMS dove invita a verificarne l’esito nella rispettiva area personale “MyINPS”.

L’importo dell’indennità e la durata può essere verificato invece tramite il “servizio NASpI – Consultazione domande” presente sul portale Inps. In questo modo il contribuente potrà visualizzare e scaricare il prospetto di calcolo con l’importo mensile lordo.

Va ricordato, a tal proposito, che i periodi di iscrizione alla Gestione Separata non sono utili per il diritto, la durata e la misura dell’indennità. Inoltre, i percettori di Naspi possono svolgere lavorativa di natura occasionale. Il lavoro accessorio non comporterà la perdita del beneficio solo se sporadico e saltuario o remunerato tramite il Libretto famiglia, nel limite complessivo di 5mila euro annui.

Infine, nell’ipotesi in cui il richiedente si rioccupi, con contratto di lavoro subordinato, nei primi otto giorni successivi alla data di cessazione del rapporto di lavoro (cd. periodo di carenza), o durante il periodo di preavviso, l’indennità Naspi non spetta. Per poter beneficiare dell’indennità, dovrai quindi presentare una nuova domanda a seguito della cessazione del nuovo rapporto di lavoro.