Le cartelle esattoriali per le multe si pagano? Nuova rottamazione quater, sanatoria, saldo e stralcio, condono, cancellazione d’ufficio delle cartelle e così via dicendo. Si tratta di una serie di provvedimenti, misure e strumenti che messi insieme si traducono in Pace Fiscale. Questo è il progetto originale del governo Meloni in vista del canonico decreto Fiscale 2022. Nel classico collegato alla legge di Bilancio infatti, il governo pare intenzionato ad inserire un nuovo pacchetto di misure idoneo ad alleggerire i debiti dei cittadini, a rendere più facile il rientro dei debiti per i contribuenti, a fare incassare più soldi allo Stato ed a diminuire il montante crediti vantato dal concessionario alla riscossione.
Ma a prescindere da provvedimenti di maggior favore per i contribuenti, come lo sono questi di cui accennavamo prima, c’è uno strumento perenne che i contribuenti possono utilizzare per evitare di dover pagare bollette, cartelle e multe. Si tratta della prescrizione.
“Gentile redazione, mi hanno appena recapitato una cartella esattoriale da 500 euro per una multa presa dal sottoscritto presa alla guida della sua auto ne 2017. Era una multa per eccesso di velocità che io non avrei pagato. Non riesco a trovare la ricevuta del bollettino di pagamento e quindi mi è sorto il dubbio di non averla pagata. Ma allo stesso tempo, visto che si tratta di una vecchia multa, presa addirittura con una auto che non è più mia da anni, volevo sapere se casomai avevo diritto alla prescrizione. Grazie anticipate.”

Anche le multe scadono e vanno in prescrizione, ma come?

Anche le multe stradali vanno in prescrizione e questa non è una novità. Alla pari di tasse, imposte, tributi e balzelli vari, anche le multe per le infrazioni del Codice della Strada vanno in scadenza: la prescrizione altro non è che la scadenza di un debito. E per le multe del Codice della Strada la prescrizione è più breve.
Significa che la scadenza della multa, a partire dalla quale il diretto interessato può non pagarla, arriva prima. Molti confondono il termine di invio della multa a casa con il termine di prescrizione. Non è così. Infatti gli organi accertatori, come possono essere i Carabinieri piuttosto che la Polizia Stradale o ancora i Vigili Urbani, hanno un determinato termine per inviare una contravvenzione che è stata comminata in differita, magari per autovelox o tutor. Se la multa arriva a casa del contribuente superato il termine imposto che di norma è 90 giorni, la multa non è più da pagare. Se invece la multa arriva a casa del contribuente nei termini, ma è il contribuente che non la paga, si passa ai solleciti, alle ingiunzioni e alle cartelle esattoriali. Come quella che è stata recapitata al nostro lettore.

La prescrizione e la decadenza delle cartelle esattoriali delle multe nel Codice della Strada

Appurato che il termine per inviare una multa ad un contribuente è diverso dal termine di prescrizione, va sottolineata un’altra cosa. La prescrizione di una multa è identica a quella della cartella relativa alla stessa multa. Le multe stradali scadono in 5 anni e. Un termine perentorio di prescrizione che i contribuenti dovrebbero iniziare a calcolare decorsi 60 giorni dalla data di ricevimento del verbale a casa. Infatti dopo 60 giorni un Comune, a cui la multa comminata da un autovelox è dovuta, può iniziare a pretendere il pagamento mediante le procedure di esecuzione forzata. Dopo diverso tempo e dopo il mancato pagamento della multa, questa passa di mano dal Comune a cui è dovuta, all’Agenzia delle Entrate Riscossione che è il concessionario alla riscossione come lo era una volta Equitalia. Entro due anni dal passaggio del documento di credito dal Comune al concessionario, quest’ultimo deve mandare la cartella al contribuente. Se non lo fa si materializza la decadenza del credito.
E il contribuente non è più tenuto a pagare.

La prescrizione si interrompe ad ogni notifica di una cartella

Se il nostro contribuente non ha ricevuto altro prima di questa cartella, potrebbe sfruttare la decadenza. A meno che la multa del 2017 non sia stata trasferita ad Agenzia delle Entrate Riscossione nel 2021. Infatti ogni comunicazione o notifica da parte del concessionario ha un effetto anche sulla prescrizione. DI fatto ne interrompe il decorso e la fa ricominciare da capo.