Il nome del proprio figlio può essere scelto in assoluta libertà, anche se la legge pone determinati limiti che vanno rispettati. Non tutti i nomi, infatti, sono permessi dalla normativa italiana: non si possono scegliere per i propri figli nomi ridicoli che vadano a svilire la dignità del soggetto e alcuni limiti sono posti anche per i nomi stranieri.

Posso dare un nome straniero a mio figlio?

Per quel che riguarda i nomi stranieri, essi possono essere scelti per il proprio figlio rispettando alcune regole: devono essere scritti utilizzando l’alfabeto italiano includendo in esso anche le lettere J, K, X, Y e W, in ogni caso la decisione finale della trascrizione del nome è a carico dell’ufficiale dell’anagrafe.

No ai nomi ridicoli e vietati quelli identici ai genitori

Non è possibile dare al figlio un nome identico  a quello del genitore se ancora in vita o di applicarvi la parola junior. Consentito, invece, il nome del padre per la figlia femmina (ad esempio Francesco il padre, Francesca la figlia) e quello della madre per il figlio maschio.
Sono consentiti i doppi nomi: Enrico Maria, Matteo Emanuele, Mario Luca ecc….mentre la legge vieta di dare ai propri figli nomi ridicoli o che rimandano ad ingiurie, handicap, sfortuna o che potrebbero ledere la dignità del neonato.

Vietati anche i nomi di personaggi storici, soprattutto se assumono una connotazione negativa come ad esempio Bin Laden o Adolf Hitler, ma sono vietati anche nomi con connotazione negativi pescati dalla letteratura: vietato quindi chiamare il proprio figlio con il nome di qualche personaggio negativo come, ad esempio, Voldemort di Harry Potter.

Le legge consente di utilizzare il nome Maria come secondo nome per i maschi mentre il nome Andrea può essere utilizzato sia per i nascituri di sesso maschile che per quelli di sesso femminile.