Non si potranno pagare gli stipendi di colf e badanti in contanti: lo ha proposto la Corte dei Conti, in audizione sulla Legge di Bilancio 2020. Sottoporre a metodi di pagamento tracciabili le retribuzioni di colf, badanti, baby sitter e collaboratori domestici in genere, servirebbe a contrastare il nero nel settore.

Si tratterebbe, in pratica, di includere nell’obbligo di pagamento con carta, bonifico o altro metodo tracciabile, anche gli stipendi di colf, badanti e collaboratori domestici (espressamente esclusi dalla previsione del 1° luglio 2018).

Eppure proprio questo è uno degli ambiti maggiormente esposto all’evasione fiscale: secondo recenti statistiche 6 domestici su 10 lavorano in nero, più della metà (dati Assindatcolf-Idos). 1,2 milioni di lavoratori domestici sarebbero irregolari. La percentuale di stranieri che lavora come colf o badante, spesso senza contratto, è molto alta. Allora perché non prevedere il divieto di pagamento in contanti?