Buongiorno,

avrei un quesito relativo a quota 100.

Sappiamo che sono necessari minimo 38 anni di contributi che possono essere composti da almeno 35 anni di contributi versati oltre ad un massimo di 3 anni di figurativi.

In tale caso, i 3 anni di contributi figurativi che inficiassero il valore della pensione, nel caso di conteggio pensionistico di tipo misto, verrebbero neutralizzati per quanto riguarda la misura della pensione pur considerandoli validi per il diritto? Oppure non è possibile la neutralizzazione in quanto necessari per giungere al minimo dei 38 anni?

Mi sembra che nel caso della Fornero a 67 anni i contributi figurativi oltre i 35 versati possono essere neutralizzati. Nel caso di quota 100 vale quindi lo stesso principio?

Grazie

La penalizzazione della pensione ad opera dei contributi figurativi si presenta soprattutto quando l’assegno pensionistico viene calcolato con il sistema contributivo.

Se, invece, l’assegno è calcolato solo sulla base del montante contributivo questa penalizzazione non avviene.

Con il sistema retributivo, tenendo conto degli ultimi stipendi percepiti, eventuali contributi figurativi dovuti a disoccupazione, ad esempio, possono portare ad un eventuale riduzione della pensione. Per risolvere questo paradosso la giurisprudenza mette a disposizione la possibilità di sterilizzare la contribuzione penalizzante non facendola rientrare nel calcolo della pensione qualora si maturi il requisito di accesso alla pensione di vecchiaia o a quella anticipata.

Sterilizzazione del contributi

La penalizzazione sull’assegno pensionistico potrebbe verificarsi qualora la contribuzione figurativa sia dannosa al calcolo della pensione. In caso di:

  • cassa integrazione;
  • disoccupazione;
  • mobilità;
  • lavori socialmente utili;
  • contratti di solidarietà;
  • assistenza antitubercolare;
  • invalidità e inabilità indennizzate con successivo recupero della capacità lavorativa.

I contributi figurativi, infatti, sono accreditati d’ufficio e potrebbero portare un danno al calcolo della pensione di chi ha almeno 18 anni di contributi versati prima del 1 gennaio 1996.

Sterilizzazione quota 100

Per quel che riguarda la quota 100, mancando una normativa di riferimento, si può dire che valgono le stesse regole previste per le altre forme previdenziali.

In ogni caso bisogna chiedere conferma all’INPS della possibilità di sterilizzazione mancando diverse indicazioni normative. In teoria, però, la sterilizzazione dei contributi con il paletto che possono essere neutralizzati solo i versamenti successivi a quelli minimi richiesti per l’accesso alla pensione. L’operazione di sterilizzazione, in ogni caso, ha senso solo per i contributi valorizzati con il sistema retributivo e interessa, quindi, solo coloro che hanno almeno 18 anni di contributi prima del 31 dicembre 1995 e la pensione calcolata con il sistema retributivo fino al 2012.

Per rispondere alla sua domanda, quindi, l’opzione si può applicare ai contributi eccedenti i 38 anni di contributi necessari per accedere alla quota 100, sempre previa domanda all’INPS per conferma.

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