Più costoso il ravvedimento operoso nel 2022. Aumenta, infatti, il tasso di interesse annuo legale rispetto a quello degli ultimi anni.

Ricordiamo che con apposito decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) il tasso di interesse legale può essere modificato annualmente sulla base del rendimento medio annuo lordo dei titoli di Stato di durata non superiore a 12 mesi e tenuto conto del tasso di inflazione registrato nell’anno.

Cos’è il ravvedimento operoso

In Italia, chi, al termine di scadenza previsto, omette il pagamento delle imposte oppure paga un importo inferiore al dovuto, può mettersi in regola spontaneamente (prima che il fisco se ne accorga) utilizzando il ravvedimento operoso.

Ciò significa, versare:

  • l’imposta non pagata a suo tempo
  • la sanzione ridotta di cui all’art. 13 del D. Lgs. n. 472 del 1992
  • gli interessi al tasso annuo legale per ogni giorno di ritardo.

La misura della sanzione è diversa a seconda del tempo in cui ci si ravvede (ravvedendosi nei primi giorni dalla scadenza è molto meno costoso che farlo successivamente). Stessa cosa dicasi per gli interessi (più giorni passano dalla scadenza più interessi si pagano). Solo versando tutte le citate voci di costo, il ravvedimento si intende perfezionato.

Tasso di interesse legale degli ultimi 10 anni

Per l’anno 2022 il tasso di interesse legale annuo è fissato all’1,25% (DM 13 dicembre 2021). Stiamo parlando di un tasso ben al di sopra di quello del 2021 (stabilito a 0,01%). Di seguito si riportano i tassi degli ultimi 10 anni:

  • 2012 – 2,5%
  • 2013 – 2,5%
  • 2014 – 1%
  • 2015 – 0,5%
  • 2016 – 0,2%
  • 2017 – 0,1%
  • 2018 – 0,3%
  • 2019 – 0,8%
  • 2020 – 0,05%
  • 2021 – 0,01%

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