Torna anche quest’anno puntuale la polemica per l’apertura di alcuni negozi a Ferragosto, supermercati e centri commerciali in particolare ma non solo.

Apertura negozi a Ferragosto: lede la dignità dei lavoratori?

La situazione si ripropone ormai da cinque anni ovvero da quando, nel 2011, il decreto Monti ha previsto la liberalizzazione delle attività economiche senza distinguere tra piccoli e grandi esercenti. Questo ha significato alimentare una concorrenza spietata che ha costretto da un lato il personale delle grandi catene a turni sempre più massacranti, e dall’altro i piccoli esercenti alla chiusura.

Negozi aperti a Ferragosto: ecco quali

Molti politici, di fronte al riconoscimento delle unioni civili e all’apertura verso forme alternative di amore, si riempiono la bocca di belle parole sulla famiglia ma, nei fatti, la legge va nella direzione opposta, togliendo al lavoratore la possibilità di stare a casa nel giorno festivo, che sia domenica o Ferragosto come in questo caso.

La “scusa” dei servizi offerti anche la domenica per chi non ha tempo di fare spesa durante la settimana potrebbe avere senso se, per queste aperture straordinarie, si facesse appello a personale extra, ad esempio disoccupati. Ma purtroppo questa non è la politica dei gestori che preferiscono attingere alla forza lavoro di cui già dispongono piuttosto che ad altre risorse da trainare e assumere.

Si innesca in questo modo un circolo malsano che genera frustrazione. Serve veramente ad aumentare la produttività? Di certo non la serenità di chi lavora.