Per presentare domanda di percezione di Naspi ci sono delle scadenze ben precise che, se non rispettate, fanno perdere il diritto all’indennità di disoccupazione.

La domanda per ottenere la Naspi va presentata entro il 68esimo giorno dal licenziamento, ma non solo: se la domanda viene presentata entro tale limite, ma successivamente all’ottavo giorno dalla perdita del lavoro, l’indennità di disoccupazione parte dal momento della presentazione della domanda.

La decorrenza della Naspi, quindi, se presentata dal nono al 68esimo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro, viene ritardata.

Chi ha diritto alla Naspi?

La Naspi non spetta sempre quando si perde il lavoro poichè per percepire l’indennità di disoccupazione la perdita dell’impiego deve essere involontaria. Se un lavoratore presenta le proprie dimissioni, quindi, la Naspi non spetta a meno che non di tratti di dimissioni per giusta causa (ad esempio perchè non gli viene corrisposto lo stipendio) o durante il periodo di maternità o paternità.

Per la richiesta della Naspi, inoltre, sono richiesti determinati requisiti, argomento che abbiamo affrontato precedentemente in diversi articoli. E’ possibile, tra l’altro consultare anche l’articolo che spiega cosa si intende per 30 giorni di lavoro effettivo.

In tal senso potrebbe essere utile leggere anche gli articoli : Naspi 2017 per licenziamento disciplinare, spetta l’indennità? e Naspi: in caso di risoluzione consensuale spetta?

La Naspi, come sappiamo, viene erogata su percentuale dello stipendio percepito e dopo il terzo mese subisce una decurtazione del 3% per ogni mese di fruizione.