Per tutti i beneficiari dell’indennità di disoccupazione Naspi è bene fare attenzione al raggiungimento dei requisiti di pensionamento perchè la maturazione di un diritto alla pensione è tra le cause di decadenza dell’indennità di disoccupazione.   A confermarlo il Dlgs 22 del 2015 che ha introdotto il nuovo ammortizzatore sociale ribadendo una Cirolare Inps del 2014, la numero 180.   La Naspi, quindi, riconferma le cause di decadenza già valide per Aspi e Mini Aspi. La maturazione dei requisiti di un qualsiasi tipo di pensione, sia essa di vecchiaia o anticipata, farà decadere la prestazione di disoccupazione anche se il lavoratore non presenterà domanda di pensione accedendo al trattamento previdenziale.

  L’assegno Naspi, quindi, cesserà il primo giorno del mese successivo a quello di maturazione dei requisiti per la pensione di vecchiaia oppure al momento del perfezionamento dei requisiti di accesso alla pensione anticipata. Per non restare con un vuoto economico, quindi, dovrà essere cura del lavoratore presentare in tempo utile la domanda di pensione.   Per quel che riguarda, invece, la pensione anticipata , come indicato nella circolare 180, la decadenza dell’indennità di disoccupaizone viene applica soltanto quando il lavoratore non veda applicarsi la penalizzazione dell1-2% sull’assegno previdenziale, quindi al perfezionameno dei 62 anni di età. Dopo l’introduzione della legge 190/2014, però, è stato introdotto il congelamento delle penalizzazioni permettendo ai lavoratori di accedere alle pensione anticipata senza decurtazioni dell’assegno dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. Per tale periodo, quindi, anche in caso di pensionamento prima del compimento dei 62 anni potrà essere operata la decadenza della Naspi.