A partire dallo scorso 1 maggio il Dlgs 22/2015 ha introdotto il nuovo ammortizzatore sociale Naspi che prevede un assegno di disoccupazione per chi perde involontariamente il lavoro.   A differenza dei vecchi ammortizzatori sociali, l’assegno erogato con la Naspi e la sua durata sono calcolati in base alla retribuzione del lavoratore nei 4 anni antecedenti la perdita del lavoro.   La durata dell’erogazione sarà pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi 4 anni dal lavoratore, quindi, nella migliore delle ipotesi la durata della Naspi sarà di 24 mesi, ovvero 104 settimane.

  L’importo dell’assegno varierà, inoltre anche nel corso dell’erogazione: poiché dopo i primi 3 mesi di erogazione l’assegno si ridurrà gradualmente del 3% al mese. L’importo di partenza sarà pari al 75% della retribuzione media mensile degli ultimi 4 anni antecedenti la perdita del lavoro. Se tale retribuzione è superiore a 1195 euro è previsto un ulteriore 25% sula differenziale tra l’importo soglia e la retribuzione mensile ma in ogni caso l’importo della Naspi non può essere superiore a 1300 euro mensili.   A partire dal primo giorno del 4° mese di erogazione dell’ammortizzatore sociale sarà applicata una riduzione dell’assegno pari al 3% al mese e per coloro che usufruiranno per un periodo lungo della Naspi sarà molto penalizzante.   Per fare un esempio pratico per un lavoratore con reddito di 1500 euro cosa significa questa riduzione in cifre? Inizialmente il lavoratore percepirà una indennità di 972,5 euro, pari al 65% del suo reddito iniziale.   Dopo i primi 3 mesi l’assegno comincerà ad essere ridotto del 3% ogni mese apportando queste modifiche all’importo:

  • 4° mese: 943,33 euro (62,9% del reddito iniziale)
  • 5° mese: 915,03 euro (61% del reddito iniziale)
  • 6° mese: 887,57 euro (59,2% del reddito iniziale)
  • 7° mese: 860,95 euro (57,4% del reddito iniziale)
  • 8° mese: 835,12 euro (55,7% del reddito iniziale)
  • 9° mese: 810,07 euro (54% del reddito iniziale)
  • 10° mese: 785,76 euro (52,4% del reddito iniziale)
  • 11° mese: 762,19 euro (50,8% del reddito iniziale)

  Come è visibile dalle cifre riportate già all’11° mese di fruizione il lavoratore percepisce un reddito pari alla metà di quello percepito quando ancora lavorava.

E le cifre continueranno a scendere per arrivare al 18° mese a 615,84 euro mensili pari al 41,06% del reddito iniziale. Se il lavoratore fruisce della Naspi per tutti e 24 i mesi arriverà al 24° mese percependo un assegno di 512 euro mensili, pari al 34,2% del reddito iniziale. Già dal 18° mese l’indennità erogata è al di sotto della soglia di povertà.