Si parla tanto di multe alla guida, soprattutto in vista del nuovo autovelox Trucam ma il governo intende intensificare i controlli anche per le trasgressioni in strada per chi non è al volante: nel mirino writer e vandali ma anche lavavetri e non solo. Ecco le condotte che potrebbero costare care.

Pipì in strada: si rischia multa da 10 mila euro

Ha fatto notizia nei giorni scorsi il caso dello studente che a Genova è stato multato di 10 mila euro per aver fatto pipì in un vicolo del centro (la sanzione è stata ridotta a 3.333 euro perché i genitori hanno pagato entro 60 giorni).

Vi sembra una multa troppo alta? Aldilà delle considerazioni personali è difficile trovare appigli per fare ricorso contro il verbale.

L’anno scorso infatti il reato di atti contrari alla pubblica decenza è stato depenalizzato e trasformato in sanzione amministrativa: contestualmente però è stata alzata l’entità della multa (ora parte da un minimo di cinquemila e arriva fino a diecimila euro).

Ancora più fresca la notizia di un uomo multato in provincia di Verona per aver lasciato fare la pipì in strada al cane: la sanzione è di 157 euro (chiaramente in questo caso la pubblica decenza non c’entra ma, per ordinanza del Comune, l’uomo avrebbe dovuto subito provvedere a pulire). Immediata sul web la reazione degli animalisti.

Multe imbrattamento fino a 10 mila euro: i writer minacciano di scrivere tutti i muri di Trieste

Rischiano fino a 10 mila euro anche i writer di Trieste. L’imbrattamento è diventata una vera e propria emergenza in città tanto che il pugno duro contro i writer e i graffitari è stato uno dei punti cardine della campagna elettorale della giunta leghista. Il vicesindaco, Pierpaolo Roberti, ha aumentato di dieci volte le sanzioni: rischia fino a 10 mila euro chi viene pizzicato a scrivere sui muri e fino a 1500 euro chi attacca manifesti abusivi.

Multa lavavetri: fino a 100 euro al semaforo

L’ultimo tipo di multa ci porta ad Empoli: un lavavetri si è visto addebitare un verbale da 100 euro. Pare che il fenomeno sia ormai dilagante in città tanto da spingere l’amministrazione ad applicare una multa che fino ad oggi era rimasta sulla carta.