Il ricorso avverso multe per il passaggio con semaforo rosso è diventato più difficile se è installata la telecamera T-Red. Ecco gli unici casi in cui si può sperare di non pagare.

Semaforo rosso con telecamera: il ricorso va fatto subito

Semaforo rosso: quali emergenze consentono di passare

In caso di emergenza documentata si può passare con il rosso senza incorrere in multa. In alternativa l’unica strada è fare appello ad eventuali vizi formali del verbale (ad esempio errori nella data e ora o sulle informazioni anagrafiche del conducente).

La disinformazione per i ricorsi di multe ai semafori è molta. Quindi fare chiarezza aiuta ad evitare di perdere tempo e soldi quando ci si dive rassegnare a pagare la multa.

Ricorso multa semaforo rosso: motivi bocciati

Prima di tutto bisogna chiarire che i semafori con T-Red non sono autovelox quindi non c’è alcun obbligo di segnalazione prima dell’incrocio. Di recente anche il giudice di Pace di Taranto, chiamato ad intervenire su un caso di ricorso per T-Red al semaforo non indicata, ha ribadito questo concetto ribadendo che per gli autovelox la segnalazione è prevista per “l’esigenza di non creare intralci alla circolazione e rischi per l’incolumità degli stessi utenti, che potrebbero essere in pericolo nel momento in cui le auto, accorgendosi improvvisamente dell’esistenza di un autovelox, inevitabilmente frenassero” col rischio di pericolosi tamponamenti. Peraltro i photored, essendo dei meri rilevatori fotografici e non dei misuratori di velocità, non richiedono una taratura specifica (per cui anche questo motivo di ricorso viene meno).

La Cassazione ha bocciato anche il tentativo di ricorso basato sulla mancanza di contestazione immediata dell’infrazione ribadendo che “non è necessaria la presenza degli organi di polizia stradale, qualora l’accertamento avvenga mediante rilievo con dispositivi o apparecchiature che sono stati omologati ovvero approvati per il funzionamento in modo completamente automatico”.

Il recapito del verbale può avvenire entro i successivi 90 giorni dalla data dell’infrazione.

Da ultimo smontiamo anche la possibilità di impugnazione ricorrendo al concetto del cd “giallo corto”, posto che non esiste un tempo minimo previsto nel Codice della Strada. La foto probatoria dell’infrazione non viene però  scattata se le ruote dell’auto superano la linea di stop presente nell’immediata prossimità di un incrocio: bisogna infatti attraversare completamente l’incrocio per essere multati.