Il parabrezza dell’auto scheggiato è un danno piuttosto frequente: se la crepa passa da entrambi i lati il rischio è che il vetro si spacchi. A volte basta poco per scheggiare il parabrezza dell’auto: un sassolino che schizza dall’asfalto a causa del manto dissestato o una buca di troppo. L’incidenza frequente, soprattutto quando si viaggia a velocità medio-alte, è dimostrata dal fatto che quasi sempre le compagnie di noleggio auto nell’assicurazione base non includono i danni al parabrezza (di solito è prevista una polizza cristalli specifica per il parabrezza).

Visto che, come spiegato, il parabrezza scheggiato o peggio ancora rotto è una questione di sicurezza (non solo per il rischio che si infranga ma anche perché i graffi riducono la visibilità del conducente) è lecito pensare che chi circola con il parabrezza danneggiato è soggetto a contravvenzioni? Oppure è una bufala?

Guidare con il parabrezza scheggiato o rotto: rischi e multa

Prima di innescare allarmismi esagerati e ingiustificati chiariamo che non è così frequente che il parabrezza si spacchi o, almeno, il rischio non è immediato. Il vetro dei finestrini delle macchine è infatti di tipo temperato o stratificato e quindi più resistente dei cristalli con cui sono fatti ad esempio bottiglie o bicchieri. Il diramarsi dello spacco in seguito alle vibrazioni avviene “a ragnatela” ed è quindi in ogni caso graduale perché i frammenti di vetro sono tenuti insieme da un sistema di incastri che servono ad evitare rischi per i passeggeri. Ma il parabrezza danneggiato va sostituito prima possibile.

Sebbene quindi non sia espressamente menzionata, questa ipotesi viene fatta rientrare nel generico richiamo alla sicurezza del veicolo e la multa prevista va da 85 a 335 euro. Se si viaggia in autostrada va aggiunta anche la sanzione (da 45 a 168 euro) per la circolazione autostradale con veicoli in condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura potenzialmente pericolose.