Annullamento multa con autovelox o speed check comminata da agenti “nascosti”

 Multa comminata da agenti di polizia stradale o vigili “nascosti”? Annullamento possibile. Questo il principio importante, che suscita scalpore e, si auspica, anche eco, è stato affermato dal giudice di pace di Castiglione, comune in provincia di Mantova.

Multa con speed check: la nuova frontiera delle contravvenzioni

Il caso ha origine da un ricorso presentato da un automobilista pendolare per motivi di lavoro che  frequentemente ha ricevuto sempre sulla stesso tratto di strada una multa per eccesso di velocità.

La scena descritta era sempre la stessa: gli agenti caricavano i c.d speed check, dei contenitori arancioni presenti ai bordi delle strade nei centri abitati e rientranti nella categoria degli autovelox e che spesso si trovano a distanza di poco l’uno dall’altro per fare in modo che il guidatore non acceleri subito dopo aver superato la prima colonna di rilevamento. Nel caso di specie, dopo aver posizionato gli speed check, gli agenti si “nascondevano” tra le aiuole nelle vicinanze in attesa di beccare l’automobilista indisciplinato in flagranza.

I vigili non devono nascondersi: annullamento multa

Nella sentenza emessa dal giudice di pace di Castiglione, si legge chiaramente che speed check o autovelox mobile, non cambia. Gli agenti di polizia stradale devono sempre rendersi visibili, giorno e notte, agli automobilisti. “Non possono nascondersi perché questo è un modo di ingannare i soggetti controllati” – si legge nelle motivazioni della sentenza – “l’agente nascosto viola i normali principi di trasparenza e correttezza che dovrebbero informare tutte le azioni dell’Amministrazione, determinando nel cittadino un sentimento di avversità”. “Scopo del controllo su strada” – continua nella sua pronuncia il giudice di pace di Castiglione, “ non è solo quello di fare repressione, ma soprattutto prevenzione”.

La sentenza del giudice di pace di Castiglione

A fondare le ragioni del giudizio emesso dal giudice di pace in questione che ha portato così all’annullamento della multa, è il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti secondo cui speed check e autovelox sono equiparati, con la conseguenza logica che entrambi devono  essere presidiati dagli agenti.

Altra ragione che legittima la pronuncia del giudice di pace in questione, secondo cui la multa comminata dagli agenti “nascosti” vada annullata si ritrova nel  Codice della strada, dove all’articolo 183, si afferma che gli agenti durante i servizi con speed check o autovelox mobili devono rendersi visibili, sia di giorno che di notte. Dal combinato disposto dei due dettati normativi emerge che se c’è un accertamento in atto, ovvero se nello speed check è effettivamente caricato l’autovelox, l’agente deve presidiare l’apparecchiatura rendendosi visibile ai soggetti controllati.