Tra le multe quelle per eccesso di velocità in seguito a rilevazione di autovelox sono statisticamente quelle che vengono contestate più frequentemente. E’ bene quindi conoscere le novità sui ricorsi (iter e motivazioni).

Ricorso autovelox per verbale incompleto: multa nulla

Una recentissima sentenza della Cassazione ha stabilito che se il verbale è incompleto (nel caso specifico non riportava l’ordinanza del Prefetto che ha autorizzato la rilevazione elettronica della velocità) la contravvenzione può essere annullata. 

Autovelox in città: contestazione immediata

Se il cavalletto con l’autovelox viene posto in un centro urbano, la contravvenzione è legittima solo quando l’automobilista viene fermato immediatamente per la contestazione della contravvenzione.

Questo significa che all’automobilista deve essere data la possibilità di difendersi subito (supponiamo ad esempio che sussistano impellenze o urgenze che giustificano l’eccesso di velocità).

Autovelox: quando serve l’autorizzazione del Prefetto

In caso di strade urbane ad alto scorrimento e di strade extraurbane secondarie l’autovelox può essere attivato “in modalità fissa e automatica”, ossia senza la presenza della polizia, ma la sua apposizione deve essere autorizzata previamente da un decreto ad hoc del Prefetto. Quest’ultimo deve indicare l’esatta chilometrica in cui l’autovelox può essere montato e serve ad evitare eventuali abusi delle forze dell’ordine.