Una sintesi delle novità del modello MUD 2023 (anno d’imposta 2022) è stata finalmente resa dal MASE (Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica) e riguarda:

  • la Sezione Anagrafica con l’inserimento di alcuni codici EER nella scheda RIC-riciclaggio;
  • la Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione;
  • la Sezione Comunicazione Imballaggi;
  • la Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Ricordiamo che il MUD è il “Modello Unico di Dichiarazione Ambientale”. Serve, dunque, a imprese e consorzi per dichiarare alla CCIAA (Camera Commercio competente) la quantità di rifiuti prodotta nell’anno d’imposta di riferimento.

Scadenza e composizione del modello

La scadenza del MUD 2023 è fissata all’8 luglio 2023 (salvo proroghe). Come il modello dello scorso anno, anche quello da presentare quest’anno si compone, quindi, di 6 comunicazioni, ossia:

  • Comunicazione rifiuti;
  • Comunicazione veicoli fuori uso;
  • Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
  • Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
  • Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
  • Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).

Ciascun soggetto obbligato al MUD 2023 deve verificare quale comunicazione compilare e inviare.

Trovi qui anche le modalità di invio del MUD 2023.

Le principali novità del MUD 2023 (sintesi)

Come anticipato, il MASE ha dunque fornito una sintesi di quanto c’è di nuovo nel MUD 2023 (anno d’imposta 2022) rispetto al MUD 2022 (anno d’imposta 2021). Ecco, in breve, quanto riportato espressamente dal Ministero dell’Ambiente:

Sono state implementate le seguenti sezioni:

  • Sezione Anagrafica con l’inserimento di alcuni codici EER nella scheda RIC-riciclaggio;
  • Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione:
    • Scheda RU con inserimenti delle voci inerenti il quantitativo e il relativo volume di rifiuti accidentalmente pescati;
    • Scheda RT- Non Pub, nella quale i Comuni devono computare la quota di rifiuti urbani delle utenze non domestiche che hanno conferito al di fuori del servizio pubblico, all’interno dei loro dati di raccolta;
    • Scheda Costi di Gestione, adeguata alla Deliberazione ARERA 363/2021/R/RIF e alla Determina ARERA n. 2 DRIF/2021;
    • Sezione inerente alla Raccolta differenziata in cui è stato inserito un campo per i rifiuti urbani da cucina e mensa provenienti dalle utenze domestiche, a seguito della decisione delegata 2019/1597/UE che ha introdotto la metodologia comune e i requisiti minimi di qualità per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari.
  • Sezione Comunicazione Imballaggi, con inserimento della voce dedicata alle bottiglie in PET, a seguito dell’adozione della direttiva 2019/904/UE (direttiva SUP) che ha introdotto specifici obiettivi di raccolta delle bottiglie in plastica per liquidi alimentari (articolo 9, punto 1 e parte F dell’allegato);
  • Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, con inserimento del campo distributori che effettuano il ritiro “uno contro uno o uno contro zero” dei RAEE e che possono, pertanto, conferire direttamente all’impianto di trattamento senza passare per il centro di raccolta comunale.

Trovi qui il comunicato stampa del MASE sulle novità MUD 2023.