Le monete in piombo non di rado sono monete false. Il colore simile all’argento lo rende infatti indicato per questa contraffazione. Tuttavia storicamente questo materiale troppo spesso sminuito e considerato “vile” ha dimostrato la sua utilità nell’impiego in edilizia o idraulica e anche, per quanto in questa sede interessa, in numismatica. Tra i vantaggi del piombo, spesso usato in lega con lo stagno, la facilità di reperimento e la malleabilità, nonché il prezzo di mercato basso. Molto comune tra gli antichi era l’uso del piombo per oggetti paramonetali di esiguo valore: tessere, amuleti, sigilli e bolle ma anche monete false.

All’età del piombo risalgono diverse monete in piombo bizantine e romane. Anche se non si tratta di un materiale prezioso di per sé, come sono invece l’oro e l’argento, queste monete hanno acquisito nel tempo un certo valore storico tra i collezionisti, soprattutto se ben conservate. Detto questo è chiaro che non è facile trovare monete antiche in piombo. E’ capitato che fossero rinvenute in occasione di alcuni scavi. Di certo non si trovano con facilità e, se anche si scopre di possederle, perché abbiano valore devono essere ben conservate e di valore. Per sapere quanto possono valere occorre farle valutare da esperti del settore. In linea di massima il consiglio, quando si notano monete che per materiale appaiono diverse e più leggere, è quello di verificarne l’autenticità. Spesso infatti si tratta semplicemente di monete false.