A breve, Giorgia Meloni sarà chiamata dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a formare un nuovo esecutivo. Sulla squadra dei ministri, ad oggi, si stanno facendo le più disparate ipotesi, anche solo sulla composizione tecnica o politica del prossimo governo. Con tutta probabilità, la Meloni sceglierà dei ministri appartenenti a entrambi i mondi. I tecnici potrebbero essere preferiti per alcuni ministeri cruciali, come economia e lavoro.
Per quanto riguarda il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, inizia a farsi sempre più insistente il nome di Marina Elvira Calderone, da circa 20 anni presidente del consiglio Nazionale dei Consulenti del lavoro, alla quale potrebbe anche essere affidato il compito di riformare il reddito di cittadinanza.

Un Istituto che non sta funzionando per come era stato previsto, quanto meno per quel che riguarda la parte delle “politiche attive”.
Il problema è che proprio la Calderone sembrerebbe avere delle idee opposte a quella della stessa Meloni. Quest’ultima è da sempre stata contraria al reddito di cittadinanza, definendolo come un “metadone di stato”. La linea della Calderone, invece, potrebbe essere molto più morbida. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Chi è Marina Calderone che presto potrebbe dover occuparsi della riforma del Reddito di Cittadinanza?

Inizia a farsi sempre più insistente il nome di Marina Elvira Calderone come prossimo ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Un Ministero cruciale, anche perché è lo stesso che poi dovrà occuparsi delle problematiche legate al reddito di cittadinanza. L’esperienza della Calderone è indiscussa, ma bisogna anche dire che non sembrerebbe proprio in linea con le idee della Meloni.
Marina Elvira Calderone, consulente del lavoro dal 1994, è ormai da quasi due decenni presidente del consiglio nazionale dell’ordine.
Durante il primo governo Conte, Calderone era stata proposta come presidente dell’INPS, con l’appoggio di Di Maio e Salvini. Durante il governo Renzi, è stata nominata nel consiglio di amministrazione di Leonardo, ruolo che ha mantenuto fino al 2020.


Nonostante sia un nome molto apprezzato dal centro destra (soprattutto dalla Meloni), Calderone ha sempre avuto una linea non poi così critica verso il reddito di cittadinanza. La stessa lo ha definito in passato come “un’ottima intuizione se accompagnata dalla possibilità del sistema di offrire opportunità”, ma che deve essere mantenuto non solo per i fragili.
Quest’ultimo aspetto risulta molto diverso rispetto alle idee della stessa Meloni, la quale ha sempre detto di voler sostituire il reddito di cittadinanza con il reddito di solidarietà. Si tratta di un sussidio a favore dei nuclei familiari “fragili”, ma non ai giovani senza un lavoro.
Ovviamente, il nome della Calderone come prossimo Ministro del Lavoro non è ancora stato confermato. Per avere delle conferme, bisognerà pazientare ancora qualche giorno.