Manovra finanziaria 2011 Gazzetta Ufficiale

La manovra fiscale ( contenuta del decreto legge 98 del 6 luglio 2011) è stata definitivamente varata ed è stata pubblicata all’ interno della Gazzetta Ufficiale uscita Sabato scorso . Pertanto le norme contenute sono già in vigore da oggi a meno che non sia lo stesso testo legislativo a disporre un’ applicazione in maniera differita, come ad esempio il prelievo sulle pensioni cosiddette dorate  ( riduzione del 5 per cento dell’ importo totale) che partirà dal primo agosto oppure le nuove disposizioni in materia previdenziale che avranno una partenza scaglionata.

Manovra finanziaria 2011 testo definitivo

Manovra finanziaria 2011 ticket sanitario – Come previsto, sin da oggi sarà possibile per gli ospedali ed i vari istituti di cura prevedere un ticket di dieci euro per le prestazioni specialistiche ed un ticket di 25 euro per usufruire di prestazioni di pronto soccorso. A pagare saranno tutti quelli a cui verrà assegnato un codice bianco, e non ricade all’ interno delle categorie esenti.  Dovrebbero infatti non pagare la prestazioni i bambini e gli anziani che fanno parte di un nucleo familiare che guadagna meno di 36.150 euro annui, i disoccupati, i pensionati sociali ed i pensionati al minimo, i malati cronici, i cittadini affetti da malattie rare che possiedono un idoneo attestato della Asl, gli invalidi civili, di guerra e per lavoro. I ticket per le prestazioni di pronto soccorso qualificate come “codici bianco”hanno fatto la loro comparsa nel 2007 e sono applicate un po’ da tutte le regioni. I ticket per prestazioni specialistiche erano invece sino ad ora rimasti sulla carta e le Regioni avevano trovato il modo di sopperire le risorse derivanti dal mancato introito ( circa 800 milioni di euro) attraverso diverse strade.

E’ facoltà delle Regioni non applicare il ticket di dieci euro, purché adottino delle  misure di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie di misura equivalente al mancato introito.

In quest’ ottica sia l’ Emilia Romagna che la Toscana hanno annunciato che non effettueranno applicazioni di ticket così come previsto dalla norma della manovra 2011.

Manovra finanziaria 2011 superbollo auto di lusso – Il bollo ulteriore per le auto che hanno una potenza superiore ai 225 kw sono in totale 418 e riguardano più che altro grandi suv e berline lussuose. In particolare le auto colpite sono quelle alimentate a benzina con grossa potenza, mentre i modelli a gasolio o ibridi, pur rientranti in fasce considerate di lusso, saranno escluse dal pagamento del superbollo. Questo perché la norma parla di potenza e non di coppia effettiva. Inoltre nessun accenno alle auto maggiormente inquinanti, che in base a disposizioni europee troverebbero essere maggiormente tassate.

Manovra finanziaria 2011 bollo conti deposito

Esclusi i conti forex dal bollo per i conti deposito – L’ ultima parola sarà data dall’ amministrazione finanziaria attraverso una circolare esplicativa ma allo stato attuale sembra che l’ imposta di bollo per i conti deposito  introdotta con la manovra, non riguardi i conti accessi per la contrattazione delle valute, i rapporti per il trading dei CFD ed anche i derivati.

Gli esperti infatti hanno “sviscerato” il contenuto letterale del comma 7 dell’ art. 23 del decreto legge 98/2011 ( manovra 2011) sembra escludere proprio le fattispecie sopra elencate. Peraltro tali strumenti finanziari erano già esclusi dal bollo tradizionale.

Manovra finanziaria 2011 blocco stipendi dipendenti pubblici – L’ art. 16 dispone numerose disposizioni inerenti la razionalizzazione della spesa in materia di pubblico impiego. E’ infatti disposto che entro il 31 marzo di ogni anno le amministrazioni possono redigere piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa prevedendo risparmi di spese attraverso riorganizzazioni, introduzione di disposizioni in materia di digitalizzazione e semplificazione delle procedure e la proroga del blocco degli stipendi dei dipendenti pubblici.

Pertanto potrebbe essere prorogato il blocco degli stipendi che è stato già deciso nel 2010 e la proroga potrebbe durare sino al 2015.

Dagli studi effettuati dal Ministero dell’ Economia  è stato visto che tale operazione, unita al blocco del turn – over, produrrebbe un’ introito per le casse erariali di oltre 4 miliardi di euro.

Aumenti vari ed altre disposizioni –  Il testo, abbastanza lungo si compone di oltre 150 voci, prevede la conferma o la nuova imposizione di diversi aumenti. Aumenta il costo del biglietto alta velocità, ed i relativi introiti saranno destinati al miglioramento delle infrastrutture ferroviarie. L’ aumento entrerà in vigore dal 13 dicembre 2011 e riguarderà tutti i passeggeri dei treni ad alta velocità  ( treni con velocità superiore ai 250 Km orari) che percorrono tragitti medi o lunghi. L’ entità del sovraprezzo sarà decisa con decreto del Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ed aggiornata ogni tre anni.

Previsto anche un’ intervento in materia di cause per lavoro e previdenziale al fine di ridurne l’ entità e fare in modo di rendere più celeri i processi. Si prevede innanzitutto che siano estinti tutti i processi in cui sia parte l’ Inps e per i quali il valore contestato è inferiore ai 500 euro pendenti in primo grado alla data del 31 dicembre. Viene leggermente modificata la norma che prevede il contenzioso per il riconoscimento di un’ indennità spettante per invalidità, cecità, sordità, ecc. In questi casi occorrerà effettuare in maniera preventiva un’ accertamento tecnico d’ ufficio in modo da stabilire con un ‘ organo terzo il grado di invalidità effettivo.

Si prevede un regime fiscale di favore per gli emolumenti retributivi previsti da accordi tra datori di lavori e le sigle sindacali maggiormente rappresentative ( Uil, Cisl, Cigl) per quanto riguarda i lavoratori del settore privato. Gli accordi, aventi valore per il 2012, devono stabilire un retribuzione al fine di migliorare la produttività, l’ efficienza organizzativa e tecnologica o essere ancorati ai risultati del conto economico o dell’ utile dell’ impresa.

Si stabilisce il cosiddetto “contributo di solidarietà” per le pensioni erogate da enti gestori di forme di previdenza obbligatorie.

In particolare  per gli importi che superano i 90 mila euro annui lordi e che non superino i 150.000 euro annui lordi il contributo è pari al 5 per cento della parte eccedente 90 mila euro.  Per la parte che eccede i 150.000 euro il contributo sarà invece pari al 10 per cento. La norma avrò validità dal 1° agosto 2011 sino al 31 dicembre 2014.

Viene nuovamente eliminato l’ obbligo di prestazione di garanzia per quanto riguarda la rateazione di debiti tributari di importo superiore ai 50 mila euro, conseguenza di applicazione di istituti deflattivi del contenzioso , come accertamento con adesione o conciliazione giudiziale.

Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della manovra tutti gli enti pubblici e gli organismi pubblici dovranno inserire sul proprio sito istituzionale l’ elenco delle società di cui detengono  quote di partecipazione, indicandone anche l’ entità.

Manovra finanziaria 2011 enti locali

Anche gli enti territoriali dovranno contribuire al raggiungimento del pareggio di bilancio pubblico, viene pertanto ridistribuito il carico in base a parametri di virtuosità degli enti locali.  Gli effetti del patto saranno maggiormente incidenti sugli enti meno virtuosi e meno incidenti per gli altri enti. Viene aumentato il concorso delle Regioni e degli enti locali agli obiettivi di finanza pubblica per una misura complessiva di 3.200 milioni di euro per il 2013 e per 6.400 milioni di euro a partire dal 2014.

Vengono impartire alcune disposizioni in materia di disavanzo sanitario, valide per le Regioni sottoposte ai piani di rientro.

Manovra finanziaria 2011 costi politica – All’ interno della manovra, che impatta per oltre 47 miliardi di euro sulle tasche degli italiani, sono quasi del tutto scomparse le parti che riguardavano i tagli alla politica, visto che alla fine sono solo 7,7 milioni di euro i tagli effettivi  e riguardano dei rimborsi elettorali ai partiti.

Pertanto il ministro leghista Roberto Calderoli ha pensato bene di redigere un testo che prevede tagli effettivi in materia di costi della politica. Infatti con il disegno di legge di modifica costituzionale si prevedono un robusto taglio ai parlamentari ( che da 945 dovrebbero passare a 500 ), l’ indennità di deputati e senatori dovrà essere commisurata all’ effettiva presenza nelle aule parlamentari, si introduce il senato federale, ecc.

Tuttavia , sebbene il disegno di legge offra buoni spunti per quanti hanno a cuore la gestione della “cosa pubblica”, la proposta di Calderoli è sembrata a molti una sorta di spot per la campagna elettorale della Lega, visto che predica da molto tempo un taglio dei costi pubblici ed una forte riduzione degli sprechi. Difatti , oltre a proposte che difficilmente potranno incontrare un consenso bipartisan, anche lo strumento scelto per introdurre tali tipi di modifiche non sembra il più adatto. I disegni di legge che modificano la costituzione seguono infatti un’ iter di approvazione tortuoso ed hanno bisogno di una largo consenso per poter divenire legge.

Altri articoli sulla manovra finanziaria 2011:

Gli ultimissimi