Malattia e visita fiscale: cosa fare se si esce durante le fasce di reperibilità?

Cosa si deve fare se si è in malattia e di deve uscire di casa durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale?

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Cosa si deve fare se si è in malattia e di deve uscire di casa durante le fasce di reperibilità per la visita fiscale?

Il lavoratore in malattia può uscire di casa durante le fasce di reperibilità in cui può presentarsi il medico per la visita fiscale a patto che lo comunichi all’azienda preventivamente. Se l’azienda non è avvisata, infatti, il lavoratore rischia sanzioni disciplinari che possono portare anche al licenziamento. Solo qualora si verifichi una ragione urgente e grave che non è possibile prevedere in anticipa può giustificare l’assenza in caso di controllo del medico fiscale inviato dall’Inps.

La Corte di Cassazione con una recentissima sentenza, la numero 64/2016 del 4 gennaio 2017, ha ricordato che se non dovessero ricorrere una di queste 2 condizioni il licenziamento è legittimo.

La Cassazione ricorda quali sono, tra l’altro le giustificazioni accettate e quelle non accettate in caso di assenza nelle fasce di reperibilità per la visita fiscale  e che chi, assente alla visita fiscale, non può recuperare a tale assenza recandosi in ambulatorio per dimostrare che al momento della visita cui era assente era effettivamente malato.

La presenza del lavoratore in malattia nel domicilio indicato nel certificato non è un onere ma un obbligo poichè l’assenza rende impossibile accertare la sussistenza o meno della malattia segnalata all’Inps e all’azienda. Il datore di lavoro, infatti, poichè paga il dipendente in malattia ha tutto il diritto di verificare l’effettiva sussistenza del malanno.

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