L’età pensionabile vigente dice 67 anni. Le pensioni senza limiti di età prevedono carriere che vanno dai 41 anni dei precoci, ai 42,10 delle anticipate ordinarie. E allora come è possibile parlare di pensioni che si prendono prima di aver compiuto i 60 anni di età? La cosa può sembrare un paradosso, ma è esattamente così. Esistono misure pensionistiche che permettono di andare in pensione davvero prima di aver compiuto 60 anni. E le possibilità per le donne lavoratrici non sono poche.

“Buonasera, volevo sapere se c’era qualche misura che consente a un lavoratore o a una lavoratrice di andare in pensione prima di aver compiuto i 60 anni di età.

Lo chiedo perché sono una lavoratrice di 57 anni e quello che sento in giro sul fatto che c’è il rischio che le pensioni finiscano con l’allontanarsi di nuovo, mi fa paura. A tal punto che anche a costo di rimetterci qualcosa, vorrei lasciare il lavoro quanto prima.”

Senza pensioni anticipate o quota 41, prima dei 60 anni di età si può andare in pensione?

Andare in pensione prima di aver compiuto i 60 anni di età è una cosa non comune, ma non impossibile. Naturalmente se si usano le misure che non prevedono limiti di età, il più è fatto. Perché si tratta di strumenti che consentono l’uscita a prescindere da qualsiasi limite anagrafico. Per esempio, chi ha iniziato a lavorare a 18 anni, a 59 anni può uscire con la quota 41 precoci, sempre se rientra in quelle categorie previste dalla misura. La nostra lettrice però ci chiede altro. Ci chiede se esistono misure che prevedono l’uscita prima dei 60 anni senza carriere lunghe oltre i 40 anni di contributi.

Alcune misure lo consentono davvero, soprattutto per lei che è donna. Infatti da questo punto di vista le lavoratrici sono in qualche modo tutelate. Penalizzate da un lato, perché alcune misure prevedono tagli di assegno, ma avvantaggiate da un altro lato, con uscite nettamente più anticipate.

Pensione con invalidità specifica prima dei 60 anni

Dire che solo le donne hanno la possibilità di uscire prima dei 60 anni a determinate condizioni non è un eufemismo. Infatti ci sono non una ma due misure che prevedono età di uscita di questo genere. Ed entrambe riguardano le donne. Parliamo di due misure pensionistiche che le favoriscono. Una misura è destinata esclusivamente a loro ed è la ormai famosa Opzione Donna. L’altra invece è destinata pure agli uomini, ma prima dei 60 anni di età è una opzione solo per le lavoratrici.

Quest’ultima si chiama pensione di vecchiaia anticipata, e consente di uscire dal lavoro a chi matura 20 anni di contributi almeno, e allo stesso tempo, ha completato i 56 anni di età per le donne o i 61 anni per gli uomini. Serve però essere riconosciuti invalidi in misura pari ad almeno l’80%. Ma l’invalidità è quella specifica e non quella generica.

Infatti non serve l’invalidità civile certificata dalla canonica Commissione medica per Invalidi Civile delle ASL. Questa invalidità è quella che riguarda la riduzione della capacità lavorativa generica di un invalido. La disabilità che permette di lasciare il lavoro a 56 anni a una lavoratrice o a 61 anni a un lavoratore, è quella certificata dalla commissione medica dell’INPS. Ed è invalidità specifica, che riguarda cioè le mansioni svolte dal lavoratore, la sua attività lavorativa e la riduzione della sua capacità a svolgere proprio queste attività.

Opzione Donna prima dei 60 anni? Nel 2023 servono requisiti aggiuntivi

A partire dai 58 anni è l’età utile a Opzione Donna. Ma rispetto al passato la misura è peggiorata nel 2023. In effetti nel 2023 la misura è stata prorogata nonostante fosse prevista la sua cessazione il 31 dicembre 2022. Ma non escono più a 58 anni tutte le lavoratrici dipendenti e a 59 anni tutte le autonome, con 35 anni di contributi versati.

La misura nella proroga ha visto una netta limitazione di platea. Adesso possono andare in pensione solo le invalide, le caregiver, le disoccupate o le lavoratrici assunte in aziende in crisi.

Ma per uscire a 58 anni, a eccezione delle ultime due categorie prima citate, serve aver avuto almeno due figli. Infatti con un solo figlio l’età di uscita è a partire dai 59 anni. Senza figli invece, solo a 60 anni parte Opzione Donna. Inoltre va ricordata la finestra di 12 mesi per la decorrenza del trattamento e il fatto che età e contributi vanno completati entro il 31 dicembre dell’anno precedente.